Nemaja Vidic è stato senza dubbio la sorpresa più piacevole della convincente vittoria di Domenica contro il Genoa. Impeccabile nella fase difensiva, oltre che autore del gol del 3 a 1, l’ex capitano del Manchester ha dimostrato tutto il proprio valore nella nuova difesa a 4 di Roberto Mancini. Queste le parole di Matteo Dalla Vite sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.
LA PRESTAZIONE CONTRO IL GENOA «Vidic è ritornato nel suo giardino prediletto, la difesa a 4. Gara impeccabile, poi il goal che con l’Inter aveva segnato solamente in amichevole la scorsa estate contro la Roma. La nuova vita di Nemanja è un libro che sta per riaprirsi e che pareva chiusissimo».
IL RAPPORTO CON MANCINI – «Salutato Mazzarri, con il quale era stato sempre titolare, Mancini lo aveva subordinato a Juan Jesus e Ranocchia. Questione di ginocchio dolorante ma soprattutto di piano base dal quale ripartire: il Mancio aveva scelto quei due e con loro è andato avanti fino a quando i cartellini lo hanno costretto a scelte diverse»
LA VOGLIA DI INTER – «Vidic ha voluto fortemente l’Inter dicendo no ad importanti offerte come quella appena abbozzata dal Chelsea e quella, soprattutto, avanzata dallo United ancora per un anno. Ha portato a Milano tutta la famiglia per restare in Italia e onorare il progetto Inter con la solita professionalità e non con la mosceria da parabola discendente».