Nella mente di Mancini sta balenando una “pazza” idea, già accarezzata e a dire il vero attuata da un suo predecessore in nerazzurro, mister Stramaccioni : la trasformazione di Mateo Kovacic in regista di centrocampo con annesso arretramento del raggio di azione del n. 10 croato.
Un percorso simile a quello di altri trequartisti, Pirlo e Modric su tutti, che potrebbe donare alla manovra dell’Inter una nuova dimensione : serve ordine e qualità al centrocampo della formazione guidata dal tecnico jesino e solo un giocatore capace di vedere il gioco, “alla Kovacic” per l’appunto, può far fare il salto di qualità ad un reparto che contro l’Empoli è apparso impacciato e eccessivamente prevedibile.
Questa operazione tattica, ovviamente, non ha solo dei “pro”, ma presenta una serie di “contro” da non sottovalutare. La scarsa attitudine difensiva del classe 94 potrebbe sbilanciare eccessivamente la squadra, trasformando il 4-2-3-1 visto nelle ultime partite, modulo già di per se offensivo, in uno schema non sostenibile, a meno di un sacrificio straordinario dei quattro d’avanti.
Palacio soprattutto, sarebbe costretto ad arretrare il proprio raggio d’azione per garantire il giusto filtro tra mediana e attacco.
Mancini ci sta pensando, ed è probabile che l’esperimento possa essere proposto già nella sfida di TIM Cup contro la Sampdoria.