Mancini e quel 4-4-2 che proprio non va giù
Inter e 4-4-2, un binomio che proprio non funziona, e Mancini se ne faccia una ragione. 2 match da 45 minuti, contro Milan e Sassuolo, entrambi iniziati con il modulo che mister Arrigo Sacchi ha elevato a scienza perfetta.
Peccato che sulle esterne, nel primo incontro, ci fossero Hernanes e Kovacic, e nel secondo Schelotto e Nagatomo, non proprio i più adatti a macinare chilometri e giocate sulle fasce con addosso la maglia dell’Inter.
Più che il risultato finale del Trofeo TIM, un ultimo posto che anzi fa ben sperare i più scaramantici, a preoccupare è la confusione tattica di stasera, che ha raggiunto vette di “verdelliana” memoria, in un apoteosi di scelte sbagliate, che hanno fortemente compromesso l’esito dei due incontri.
Mancano solo 10 giorni all’inizio del campionato e la verità è che i tifosi pretendono che la squadra arrivi alla prima di Serie A con idee “chiare” e fame agonistica, che stasera non si sono viste.
Mancini deve lavorare ancora parecchio se vuole farsi trovare pronto all’appuntamento, ma soprattutto deve andare sul sicuro, lasciando da parte esperimenti per i quali non c’è più tempo.