Mancini : “Cessioni ? Necessarie. Felipe Melo un aiuto”
Roberto Mancini, in attesa di buone nuove dal mercato, stamattina è intervenuto nella trasmissione di Fabio Caressa e Ivan Zazzaroni su Radio DeeJay.
L’Allenatore nerazzurro ha parlato soprattutto di mercato, degli eventuali prossimi arrivi, delle dolorose cessioni, e della situazione degli infortunati.
Queste le parole del tecnico dell’Inter : “Eder arriva? Non lo so. Mi sembra che sia una trattativa difficile. Vediamo.
In Italia è più facile vincere se sei forte fisicamente? “Noi dobbiamo migliorare mettendo insieme una buona squadra dal punto di vista fisico. Poi vincere, beh c’è una squadra che domina da anni ed è avvantaggiata”.
Perché cerchi Melo? “E’ un giocatore d’esperienza che può aiutare in mezzo al campo. E’ fisico. E in Italia lo ricordano in un momento abbastanza difficile. Il giocatore ha delle qualità, anche questa trattativa non è facile. Poi in due-tre giorni…”
Gli schemi? “Credo che ognuno giochi in base alle qualità dei giocatori che ha. Se ha le ali giochi con quelle. Contano i giocatori, l’allenatore mette in campo uno schema che va bene ai giocatori”
Perché hai detto sì alla cessione di Kovacic? Non ho dato assenso, era una questione economica. L’Inter ha accordi con l’Uefa e deve rispettare certi parametri. A malincuore le uniche richieste avute erano Shaqiri e Kovacic e quindi purtroppo siamo stati costretti a farlo. Non siamo riusciti ad incassare con altri.
Kovacic porta troppo palla? “Ha grandi qualità, è giovane, ha bisogno di tempo, c’è stata questa possibilità, a 21 anni poi non gli puoi negare di andare al Real. I tifosi possono essere delusi, ma c’era un accordo a cui tenere fede.”
Quanti arriveranno? Perisic? “Si dovrebbe arrivare oggi. Non so cosa succederà fino al 31. Perché non sono voluti andare via in tanti? Perché sono affezionati all’Inter. E poi non possiamo cederli tutti…”
Contro il Carpi senza Icardi. Hai recuperato Brozovic? “Ci manca Icardi, Brozovic è stato recuperato. Ieri si è allenato. Oggi pure. Non lo vedo trequartista, è un centrocampista, ma con l’Atalanta eravamo contati ed era l’unico che poteva giocare lì”
Torneresti ancora all’Inter? “Ormai son tornato, quindi… Delle difficoltà sapevo tutto, sono sempre stati sinceri, mi hanno detto che c’erano delle problematiche, delle difficoltà. Io ho detto che non ero un mago, ma si sono messi a disposizione, sono stati sempre sinceri con me”.
Stai pensando che non recuperi il gap, ma provando a fare una buona squadra forte fisicamente magari male non farai? “Spero di non far male. Credo che serva tempo perché la squadra si assesti. Sono tanti i giocatori nuovi. Quelli dello scorso anno possono fare bene adesso”.
Juan Jesus resta? “Sì”.
di Giovanni D’Orso