Bonolis: ”Ottimo mercato, ma manca la fantasia”

Paolo Bonolis, il noto presentatore Mediaset, grande tifoso nerazzurro sempre attento e schietto nell’analizzare le dinamiche interiste, ha concesso in esclusiva ai microfoni di FcInterNews.it una breve intervista sull’andamento del mercato nonché sulle aspettative dell’Inter in questa stagione.

Bonolis, sempre critico per l’addio di Kovacic oppure il giudizio ora è mutato dopo la fine del mercato?
“La mia non era una critica al mercato dell’Inter, che secondo me è stato buono e fatto coerentemente anche in base alle disponibilità economiche. Spiego meglio. Vedo un 4-2-3-1 o un 4-3-3, con la fantasia dalla trequarti in su. E’ stata costruita una squadra forte fisicamente, ma nel calcio spesso è la giocata fantasiosa quella che poi manda in tilt gli schemi avversari. E i due giocatori che avevamo per creare questi diversivi, che poi sono quelle giocate che riempiono l’occhio, erano Kovacic ed Hernanes. Il fatto che siano andati via entrambi mi dispiace a livello puramente estetico. Ora aspettiamoci qualche giocata un po’ più fisica, per una strategia che è evidentemente diversa”.

Giocate da aspettarsi da gente come Jovetic e Ljajic?
Jovetic ha certamente una sua fantasia offensiva. Ljajic è un dribblomane che spero riesca ad arrivare vicino alla porta avversaria per concretizzare”.

E Perisic?
“Il croato è un cavallone di fascia, più un equilibratore che un fantasioso. Non è Messi o Ronaldo, ma è comunque un elemento di sostanza che farà il suo”.

Obiettivi raggiunti oppure no?
“Beh, si era partiti con target più elevati secondo le richieste di Mancini. Tra Felipe Melo e Yaya Touré , per dire, non c’è un abisso, ma ce ne sono tre. Però va detto che c’era bisogno, dopo i saluti a Cambiasso e Sneijder, di qualcuno che dettasse i ritmi con consapevolezza”.

Medel non andava bene in quella posizione?
“A Medel non gli potrai mai imputare di non mettere l’anima o di dare tutto. Ma resta un combattete, che ha evidentemente caratteristiche diverse. Ora mi auguro che Melo sia maturato a livello caratteriale e che abbia maggior controllo rispetto al passato. E’ un discreto giocatore, che può dare un contributo in più al centrocampo”.

E Kondogbia?
“Mi sembra ancora acerbo per essere uno dei due costruttori, ma è certamente un ottimo prospetto”

Murillo-Miranda convince come coppia centrale?
Murillo mi piace tantissimo, mi ricorda Cordoba. Anzi, a differenza di Ramiro, sembra che Jeison abbia anche i piedi buoni e negli appoggi non è male. Miranda è più statico, ma ha un grande senso della posizione. Insomma, è una bella coppia di difesa”.

Una sessione di mercato, peraltro, chiusa con il bilancio in positivo.
“Un mercato oculato, che ha portato nelle casse anche svariati milioni dalle cessioni. E questo lo dico ben sapendo che, da tifoso, del bilancio mi interessa davvero poco. Ma è chiaro che comprendo l’oculatezza che bisogna mettere anche per i regolamenti vigenti a livello UEFA”.

Insomma, la squadra che sta nascendo piace?
“La squadra non mi dispiace, tutt’altro: Mancini è un ottimo allenatore, Ausilio ha fatto un ottimo mercato. Hanno deciso di costruire una corazzata, liberandosi dello ‘svolazzo’ tecnico se così vogliamo chiamarlo. Anche se poi, andando a vedere Carpi-Inter, ti accorgi che – gol dell’1-0 a parte – le due chance le ha inventate Hernanes. E questa mancanza di cervello arretrato è l’unica cosa che posso condannare: a me, esteta del pallone, mi manca un profilo così qualitativo in mezzo al campo. Speriamo che il campo darà ragione al club”.