Un Erick Thohir soddisfatto in toto quello che viene fuori dall’intervista riportata di seguito. Queste le parole del numero uno nerazzurri rilasciate a Bola quando si trovava a Bali in occasione del 12esimo anniversario dell’ Inter Club Indonesia.
“I tifosi sono il sangue che dà linfa al nostro club. Il management è il cervello, i giocatori sono i muscoli. La combinazione di queste tre parti è fondamentale. E quando dico che i tifosi sono importanti non penso solo a quelli italiani ma a quelli di tutti il mondo. In Indonesia, per esempio, ce ne sono 15 milioni. Quelli in Italia hanno la possibilità di andare allo stadio e seguire la squadra da vicino, ma per tutti gli altri dobbiamo costantemente pensare a come coinvolgerli anche se da lontano. Possiamo farlo attraverso le nuove tecnologie ma anche attraverso eventi, come per esempio questo a Bali con una leggenda come Youri Djorkaeff o il tour in Cina di questa estate o la visita di Javier Zanetti sempre in Cina. O attraverso realtà per noi importantissime, come Inter Campus, che con attività in tutto il mondo porta il sorriso ai bambini che più ne hanno bisogno. Poi a volte accadono cose speciali, come nel caso di Murillo, che da piccolo frequentava un Inter Campus e ore è uno dei nostri difensori. Tante facilities per i tifosi stiamo cercando poi di crearle anche allo stadio: la Tribuna Family è uno degli ultimi esempi, per vivere la partita in maniera esclusiva, divertente e in sicurezza”.
Non è mancato poi un commento sulla sessione di mercato: “Questa è la squadra di qualità che volevamo costruire, anche con Massimo Moratti, affinché l’Inter possa essere competitiva in Serie A e tornare in Champions League. Roberto Mancini ha il nostro pieno supporto. Ma abbiamo anche bisogno che i tifosi ci supportino sempre nel corso della stagione, quando le partite vanno bene ma pure quando può capitare che questo non accada. In casa nostra, a San Siro, prima di tutto. A proposito del mercato, ci tengo a sottolineare che le nostre sono sempre decisioni collettive, non solo del presidente o solo del tecnico o solo della dirigenza. Il calcio è un lavoro di squadra. Può capitare che ognuna di queste componenti suggerisca delle idee e che magari possano essere diverse: alla fine le scelte però sono condivise e sono tutte per il bene del club. Ora la squadra ha diverse soluzioni e tutti giocatori di qualità, alcuni che c’erano già prima e su cui abbiamo deciso di puntare, altri che sono arrivati a rinforzare il gruppo con il mercato”.
“Gli obiettivi per la stagione? La nostra dimensione è la Champions League, quindi tornarci. Ma l’ha detto anche Mancini: siamo l’Inter e dobbiamo puntare al massimo, quindi perché non puntare allo scudetto? Non è facile certo, la Juventus sono anni che domina nel campionato italiano ma noi lavoriamo anche per questo, cercando di fare sempre del nostro meglio”.
Thohir apre poi a una possibilità, rispondendo alla domanda di un tifoso: “Avere Inter Channel anche in Indonesia e in Cina? Ci sono moltissimi tifosi nerazzurri in questi due Paesi, sarebbe fantastico avere il nostro canale tematico in lingua in questi Paesi”.
Al presidente Thohir viene poi chiesto se abbia mai pensato di avere un giorno un ruolo a capo della Federazione Calcio Indonesiana: “Non ci ho mai pensato. Quello a cui invece penso sempre è a come poter aiutare il nostro calcio e lo sport in generale a svilupparsi, io amo tantissimo anche il basket per esempio. Abbiamo una popolazione di 250 milioni di persone che amano lo sport in generale e il calcio in particolare, non dimentichiamocelo. La ‘Coppa del Presidente’, il torneo di calcio appena iniziato, è un esempio dell’aiuto che possiamo dare allo sport nel nostro Paese. Sogno che un giorno il nostro campionato diventi di altissimo livello, così come la nostra nazionale. E che un giorno l’Indonesia possa ospitare il Mondiale”.