Il miglior modo per presentarsi ai suoi nuovi tifosi era quello di regalare una prestazione coraggiosa, generosa, quasi da veterano in una partita importantissima. L’esordio di Felipe Melo con la maglia dell’Inter è stata da autentico leader, nonostante sia arrivato a Milano da pochissime settimane e debba ancora migliorare dal punto di vista della condizione atletica.
GUERRIERO- Il derby della Madonnina è la partita dell’anno: in novanta minuti ci si gioca tutto, il rispetto in Città, la fedeltà dei propri tifosi e la gloria. Roberto Mancini, tecnico giramondo ma con il cuore nerazzurro, sa benissimo quanto vincere contro i cugini del Milan sia tremendamente stimolante per uno spogliatoio che vuole tornare grande. La nuova Inter che ha come obiettivo le zone nobili della classifica aveva bisogno di un valoroso guerriero in grado di lottare fino al triplice fischio, un uomo al quale non interessa arrivare in doppia cifra nella classifica marcatori o conquistarsi il votone in pagella. Nei pensieri di Felipe Melo c’è soltanto una parola: l’Inter.
CUORE NERAZZURRO- Nonostante quel numero sulle spalle (l’83,ndr) possa far pensare ad uno che segue le mode le momento, il brasiliano fa parte di quella categoria di calciatori in via d’estinzione, purtroppo. Uomini in grado di infiammare i tifosi non con goal da vedere e rivedere al replay (sarebbe scontato) ma entrando duro sull’odiato ex Mario Balotelli, mettendolo più e più volte a tacere e rischiando anche di essere cacciato fuori. Felipe Melo così ha conquistato il cuore del popolo nerazzurro alla sua ‘prima’..