Marcos Andre’ Batista Santos, in arte Vampeta . Chi può dimenticare questa meteora brasiliana che ha fatto disperare milioni di tifosi interisti e ridere tutti i calciofili del pianeta.
L’Inter di Moratti lo acquistò nell’estate del 2000 per 15 milioni di dollari( 30 miliardi delle vecchie lire) dal Corinthias dove aveva vinto svariati trofei e dove fu definito l’ erede naturale di Carlos Dunga. Straordinario fu il titolo della Gazzetta all’arrivo a Milano del centrocampista brasiliano:”Vampeta di entusiasmo“. A dire la verità l’ esordio non fu così male . Infatti nella Supercoppa Italiana contro la Lazio realizzò subito un gol facendone incrementare la fama e appellativi come ” l’uomo d’ordine che l’ Inter cercava da tanti anni“. L’ illusione finì presto anche perché con l’arrivo di Tardelli il brasiliano fu spedito in tribuna fino a gennaio quando la società nerazzurra decise di spedirlo al Psg in cambio di Stephane Dalmat.
Lontano dall’ Italia Vampeta criticò apertamente Moratti accusandolo di non capire nulla di calcio e successivamente la città di Milano e Parigi. Come se non bastasse la madre dei suoi figli lo denunciò per violenze. Andò a giocare in Kuwait e successivamente tornò in Brasile dove tornò alla ribalta grazie a un servizio fotografico per una rivista gay. I tifosi dell’Inter ricordano di lui l’imbarazzante lentezza e il baffetto di cui lui andava molto fiero. Vampeta non fu solo una meteora ma a giudicare dalle sue “prodezze ” anche qualcosa di più.