Horst Heldt torna a parlare e come spesso accaduto nell’estate che volge al termine, quando il ds dello Schalke 04 si confessa spesso coinvolge l’Italia, o almeno il suo mercato calcistico. A 360°, da Kevin-Prince Boateng pronto a salutare Gelsenkirchen (e possibile cavallo di ritorno al Milan, anche se su questo vi anticipiamo che il dirigente tedesco non ha detto nulla) a Xherdan Shaqiri e Gokhan Inler, che avrebbero potuto lasciare Inter e Napoli per lo Schalke, ma hanno preferito rispettivamente Stoke e Leicester City. Ecco le parole di Heldt, intervistato dallo svizzero blick.ch:” Per Boateng ci sono state discussioni con il Sion, ma alla fine l’offerta non era accettabile; avremmo dovuto pagare quasi tutto lo stipendio, il Sion non avrebbe rischiato granché, gli avevano offerto solo premi, una casa e una macchina. Shaqiri poteva venire da noi, ma purtroppo non è successo perché ne abbiamo parlato solo a inizio agosto mentre il trasferimento di Julian Draxler si è concretizzato solo all’ultimo giorno di mercato. Se lo svizzero avrebbe dovuto pazientare? No, il suo comportamento è stato perfettamente comprensibile, non potevo garantirgli che lo avremmo preso e doveva scegliere perché altrimenti l’offerta inglese sarebbe sfumata. Inler? Con lui in linea di principio vale lo stesso discorso fatto per Shaqiri: nel momento in cui lo abbiamo trattato era troppo costoso per noi. Entrambi sono ottimi giocatori, uno ha giocato con Bayern e Inter, l’altro a Napoli: questi giocatori costano cari da tutti i punti di vista. In Inghilterra la differenza la fa la TV ma non è solo così, è un problema di grande complessità”.