GdS – La similitudine delle Inter manciniane

L’Inter prima in classifica e ancora imbattuta scomoda più di un paragone, oggi la Gazzetta dello Sport, fatte le dovute proporzioni paragona questa nuova Inter alla prima Inter Manciniana:

Handanovic è ovviamente più alto e pesante di Julio Cesar, ma entrambi sanno infondere sicurezza figlia di una gavetta garantita, e qui il punto in comune c’è. Vieira e Felipe Melo si assomigliano non nell’altezza (vince il francese) ma nella personalità spiccata che sanno trasmettere alle squadre di ieri e di oggi. Crespo e Icardi raccontano della continuità argentina, Jovetic e Ibrahimovic (stazze e palmares diversi) hanno l’estro che accompagna giocate e visione della porta. Poi, perché no?, la stazza fisica di Perisic e Stankovic, due che nella metà campo avversaria sanno fare di tutto, quindi Telles e Maxwell perché lo stesso Mancio ha confidato che i due di punti d’incontro ne hanno. E così via, CordobaMedel o MirandaMaterazzi e Samuel-muro con Murillo, con l’azzardo MaiconSanton. Solo chi c’era e Mancini possono fare il «chi assomiglia a chi», ma di certo il tecnico interista – dopo 6 mesi di sperimentazioni – ha voluto costruire una sorta di clone, un’Inter-2 che abbia fisico, testa e faccia cattiva come una volta”.

I meriti, di questa nuova Inter, vanno rintracciati soprattutto in difesa: “Un solo gol subìto, quello di Di Gaudio del Carpi alla seconda giornata. Al momento, in attesa di Pazzini e dei veronesi, sul podio anti-Inter c’è lui. In soldoni: l’Inter ha la miglior difesa del campionato. E questo è successo anche perché la muscolarità, la fisicità e la personalità di Melo non sono cose da poco e per di più se affiancate alle stazze di Guarin e Kondogbia“.