Bidoni d’annata: Gilberto Melo, il raccomandato da Ronaldo
Alzi la mano chi, subito dopo l’arrivo all’Inter di Felipe Melo, ha pensato ad un altro giocatore, sempre Melo e sempre brasiliano. Nessun ricordo? Effettivamente, è assai difficile raccontare le gesta di un certo Gilberto da Silva Melo, passato in nerazzurro ad inizio del 1999. Giunto alla Beneamata quasi per volontà divina, come lui stesso confessò nella conferenza stampa di presentazione (“Sono qui grazie all’aiuto di Dio”), disputò appena tre match.
Gilberto Melo arrivò nella nostra Serie A grazie ai vari connazionali che a quei tempi vestivano il nerazzurro. Non soltanto il ‘divino’ Ronaldo, ma pure Ze Elias parlò bene dell’ex giocatore di calcio a 5 (sì, prima del calcio a 11 si divertiva nelle palestre,ndr) che con la maglia del Cruzeiro sfrecciava sulla fascia sinistra. Ci fu persino chi, evidentemente entusiasta del giovane, sentenziò quanto segue: “Gilberto Melo forse è meglio di Roberto Carlos”.
Il brasiliano si presentò nel freddo inverno del 1999 con la faccia impaurita di chi scopre per la prima volta il Vecchio Continente. Scelse per quella ‘mezza annata’ un numero importante, il 20 lasciato libero da sua eminenza Alvaro Recoba mandato inspiegabilmente da Massimo Moratti al Venezia ad incantare.
I vari allenatori che occuparono quell’anno la panchina interista non lo capirono proprio, concedendogli pochissimi minuti nel girone di ritorno. Fu l’annata disgraziata dell’Inter la vera causa dell’addio di Gilberto Melo, visto che il difensore negli anni che vennero si conquistò la maglia del Brasile, con cui partecipò ai mondiali del 2006 in Germania.