Era il 1992 quando l’Inter acquistò per 14 miliardi dalla Stella Rossa di Belgrado il grande Darko Pancev. Tutti i calciofili italiani ricorderanno le “gesta” di questo straordinario personaggio che ancora oggi provoca ironia e grasse risate a chi ne parla.
L’attaccante macedone arrivò a Milano dopo aver vinto tutto con la Stella Rossa, compreso una Coppa Campioni e un’Intercontinentale nel 1991 e con un bottino di 84 gol all’attivo. Memorabili furono le sue prime dichiarazioni da neo interista: ” Sono contento di essere a Milan( Milano) come giocatore dell’Inter“. Praticamente un infiltrato. Forse questo spiega l’incredibile sequenza di gol sbagliati da Darko nella sua esperienza con la maglia dell’Inter. L’allenatore dell’Inter dell’epoca, Osvaldo Bagnoli parlava così di Pancev: “Dite che con Pancev bisogna avere pazienza perché è macedone? Sarà…ma io sono della Bovisa e non sono mica un pirla!”. E in effetti in 12 presenze Pancev segnò solamente un gol.
Fu ceduto nel gennaio del 1994 al Lipsia e concluse la sua folgorante carriera nel Sion nel 1997. Lasciò l’Inter con l’appellativo di “Ramarro” visto che Pancev si presentò a Milano, o Milan, con il terrificante soprannome di “Cobra“. A noi piace ricordarlo così, con questa esilarante dichiarazione: “Due stagioni fa ho realizzato molte reti nelle amichevoli e in Coppa Italia. Non sono “scarso”. Sono incompreso“. Scusaci Darko.