Abbiamo intervistato Gian Luca Rossi, giornalista TV e tifoso nerazzurro, che ha rilasciato dichiarazioni in esclusiva per Inter Dipendenza. Ecco l’intervista.
La partita con la Fiorentina come va interpretata?
Una semplice battuta d’arresto o un campanello d’allarme da non sottovalutare?
“Per come si è messa fin dall’inizio con situazioni piuttosto inusuali, preferisco pensare che sia stata una battuta d’arresto. Certamente quando si perde così male è difficile non chiamare in causa Mancini anche se non c’è stato neppure il tempo di valutare davvero la bontà o meno delle scelte tattiche”.
Guardando l’attuale andamento del campionato e la poca continuità delle “grandi” crede che in questo momento ci sia già una squadra più forte, una favorita per il tricolore. O potrebbe essere l’anno buono per una “outsider”?
“Non credo ad outsider come Torino o Fiorentina. Credo che alla fine arriveranno sempre le stesse squadre, Roma e Napoli sono più complete dell’Inter, che ha come obiettivo il terzo posto, e poi c’è la Juve che non puo’ non risalire”.
L’obbiettivo dell’ Inter deve rimanere ancora un piazzamento Champions o Mancini, con la rosa che si ritrova, può ambire a qualcosa in più?
“La squadra è nuova e i migliori impiegheranno un pò per ambientarsi, per questo credo che per sperare più del terzo posto le rivali dovrebbero avere un rendimento inferiore alle aspettative”.
Dopo le critiche ricevute per il passaggio in mano straniera, l’Inter è ora certa di avere un presidente affidabile e con le idee chiare.
“Le certezze su una presidenza si cominciano ad avere dopo qualche stagione, di Moratti conoscevamo l’enorme passione che è stata a volte anche un limite. Thohir non è tifoso e questo non è detto che sia un male per un dirigente, ma è ancora presto per giudicarlo positivamente”.
Come giudica la situazione Milan? Il profileo di Mr. Bee, a suo avviso, offre le dovute garanzie al tifo rossonero?
“Difficile dirlo, si continua a non capire chi Bee rappresenti davvero e credo che il Milan per tornare ad essere credibile nei suoi progetti debba scegliere una volta per tutte il dirigente di riferimento tra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Oggi esistono due cellule societarie che vanno in direzioni opposte e lo si capisce fin troppo bene”.
Infine la nostra classica domanda : provi ad immaginare la classifica a fine campionato? Quali “le prime tre” e in che ordine? “Roma, Napoli, Inter anche se ovviamente mi piacerebbero nell’ordine inverso”.