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Biabiany: “Ho pensato di smettere di giocare…l’Inter è casa mia”

Parole d’amore per l’Inter e per il calcio quelle di Jonathan Biabiany, questa la conferenza stampa ri oggi ad Appiano Gentile:

-Messaggio inaspettato dopo domenica? Ho ricevuto messaggi un po’ da tutti, allenatori, dirigenti, compagni, amici. Mi ha fatto molto piacere. Mia moglie mi ha scritto un messaggio lunghissimo, mi ha fatto molto piacere. Niente di nuovo comunque, mi aspettavo questi messaggi.

-Ritroverai Cassano, lo hai sentito? Ho conosciuto un altro Cassano rispetto a quello che si dice fuori. Con noi a Parma si è comportato bene, è sempre stato sopra le righe, ma si è sempre comportato bene, sono cresciuto anche grazie ai suoi consigli, gli faccio l’in bocca al lupo per domenica.

-Consiglio del mister e dello staff? Che emozione hai provato al ritorno in campo? Sono stato motlo contento, sono tornato dopo un anno, ma quando sono entrato non ho pensato molto a questo, ho pensato a fare cosa mi hanno chiesto di fare, dopo mi sono reso conto dell’emozione. Poter tornare con l’Inter è stato veramente bello.

-Come hai visto Kondogbia? Sulla fascia sinistra è possibile una coppia con lui? Lo vedo bene, molto forte, l’Inter ha fatto un ottimo acquisto, deve ambientarsi ancora, non è facile farlo subito. Sta andando sempre meglio, sta facendo bene.

-Pronto per giocare 90 minuti? Ho fatto dei lavori molto pesanti in estate, giocare 90 minuti non l’ho ancora fatto, ma ho un minutaggio sicuro.

-Hai vissuto Inter post Triplete, trovi differenze e similitudini? E’ cambiato tutto. Anche i giocatori, lo staff, le persone che lavoravano qui, son passati cinque anni. Il gruppo sembra forte, è tornato un mister che ha fatto bene e vinto molto qui, speriamo si possa tornare a vincere presto con lui.

-Problema Lichtsteiner, cosa ti senti di dirgli? Gli faccio gli auguri, affinché si riprenda il prima possibile, sperando non sia niente di grave e che torni il prima possibile. Ci vuole riposo e pazienza, con la sua famiglia tornerà il prima possibile.

-Mancini ti ha mai provato terzino? Ci hai mai pensato? Il mister mi ha provato anche in questo ruolo, non è una cosa nuova, lo avevo fatto anche al Parma giocando a quattro, per necessità. Non mi trovo in difficoltà, è una cosa che posso fare. Non mi dispiacerebbe, sono a mio agio in questo ruolo. Gioco più basso di solito, ma ho la predisposizione a spingere ed andare avanti, non mi sento bloccato.

-Pensiero di lasciare il calcio? Aspettando di poter tornare ho avuto anche questo pensiero, non si sa mai cos apuò succedere nella vita, ora sono qui e sono contento. Se mi avessero detto di dover smettere non sarebbe stato un problema, la vita va avanti.

-Ti sei sentito in un momento abbandonato per i problemi del Parma e per il tuo problema? Scherzando con mia moglie dicevo che con il problema del Parma si parlava meno del mio caso e così sono stato senza pressioni e mi sono curato con tranquillità. Mi dispiace per il Parma, la porto sempre nel cuore questa squadra, dispiace sia finita così.

-State volando troppo basso? Scudetto? E’ presto per volare alto, sono solo sei partite, il campionato non finisce qui, bisogna dare il massimo in ogni partita, poi si faranno i conti.

-Fiorentina? Non è stata una bella partita a livello di episodi, è una sola partita, ne mancano tante, l’obiettivo deve essere sempre quello di ottenere tre punti, ci sono ancora tante partite per questo.

-Obiettivo personale per questa stagione? Il primo era tornare in campo il prima possibile, sono già contento per questo. Abbiamo un obiettivo di squadra e cioè arrivare più in alto possibile.

-Mancini cosa ti sta dicendo? Mi parla molto, mi dice di farmi trovare pronto, sono qui per dare una mano all’Inter, quindi devo farmi trovare pronto quando mi fa giocare, per dimostrare di poter essere utile a questa squadra.

-Contento del cambio modulo? Non ho problemi sul modulo, so ricoprire diversi ruoli, posso giocare in qualsiasi ruolo, non sono preoccupato.

-Ti ha cambiato anche a livello personale il problema che hai avuto? Ho imparato ad essere più paziente, ho dovuto aspettare molto, sono diventato più forte, grazie anche alla mia famiglia che mi è stata vicino, è passato tutto velocemente per me.

-Già titolare? Sulla fascia? Non so se esordirò dal primo minuto, ho già giocato sulla fascia al Parma nel 3-5-2, non è un ruolo nuovo, sono abituato a cambiare, faccio quello che mi viene chiesto.

-Sapevi di tornare così presto? Sapevo di dover essere paziente, dovevo lavorare duro, avevo lavori difficili da fare, non pensavo di tornare così presto, poter essere subito a disposizione del mister è una soddisfazione.

-Sei tornato all’Inter, che emozione è? Sono felice, sono cresciuto qui, come ho sempre detto è come tornare a casa, ho trovato un bel gruppo, mi sono trovato subito bene. Ho sempre ringraziato chi lavora qui per il mio ritorno.