Mancini: “Ci criticano anche quando vinciamo. Non si vince in base al modulo, Jovetic No Problem”
In conferenza stampa alla vigilia di Sampdoria – Inter, Roberto Mancini abbandona per una volta il suo nuovo stile “british” e ritorna quello dei primi tempi da allenatore, difendendo a spada tratta il suo lavoro e quello della sua squadra senza risparmiare qualche frecciatina ai giornalisti che hanno sparato a zero sull’Inter in settimana. Ecco le dichiarazioni del tecnico nerazzurro:
Come ha preso la convocazione di Jovetic in Nazionale? “Non sono arrabbiato con nessuno, non è in grado di giocare quindi non giocherà. Non c’è nessun problema per me”.
Cosa pensa della sfida con Zenga? “Per me è sempre un match speciale, ma tante volte sono andato in quello stadio da avversario”.
La squadra ha risposto in settimana dopo il ko contro la Fiorentina? “Una sconfitta assurda, una partita che è nata così e non c’è nulla da fare. La squadra, però, ha reagito ed è stata una delle migliori partite che abbiamo fatto. I risultati condizionano tutto”.
Ci sarà la difesa ‘a tre’ domani? “Si parla solo di questo in Italia, a volte la gente parla senza sapere le cose. Non si vince in base al modulo, c’è anche l’avversario. L’aspetto tattico non è la cosa più importante. Può incidere l’errore di un arbitro, una giocata o altre cose”.
Come si spiega l’approccio con la Fiorentina? “Voi rivedete le partite? Lo fate di lavoro. Anche uno che è un ex giocatore deve controllare prima di analizzare. Credo che il risultato sia assurdo, non c’è stato nulla di sbagliato all’inizio. C’è stato il rigore, poi subito il gol al primo tiro. Le partite vanno così, poi con il rosso è finito tutto”.
Cosa ha portato quella sconfitta? “Solo il rosso a Miranda, dopo 6 partite abbiamo 15 punti, quindi non siamo messi male. Chi sostituirà Miranda farà bene”.
Dopo il match contro la Fiorentina le critiche sono state troppe? “Ci criticavano anche dopo le vittorie. Il lavoro dei giornalisti è anche questo, ma io non sono preoccupato di quello che esce sui giornali. Ho la mia idea e non mi faccio condizionare da fattori esterni”.
Non è preoccupato di vedere Jovetic in Nazionale, pur non essendo al meglio? “Stevan è intelligente, sa benissimo qual è la propria situazione. Poi lui deve essere in grado di decidere cosa fare, avendo tante partite nel prossimo periodo sarebbe meglio tornasse indietro. Ma se rimane e decide di giocare non sarei comunque arrabbiato. Spero di poterlo avere per la Juventus“.
Sorpreso della mancata convocazione di Kondogbia con la Francia? “No. Ho saputo cosa ha detto Deschamps, sono amichevoli. Lui è un bravo giocatore, nessun problema”.
Per quale motivo ha cambiato assetto domenica scorsa? “Posso giocare in tanti modi, noi abbiamo la nostra filosofia. Non si vince o non si perde in base al modulo, la Juventus di Conte insegna”.
Perché Guarin è inamovibile? “Lui è lo stesso che esaltavate dopo il derby ed è stato fischiato domenica scorsa, è un giocatore importante per me perché può fare di tutto, ha fisico, sa far gol. Farà anche degli errori, ma non cambia nulla per me”.
Le piacerebbe avere Ferrero come presidente? “Ho avuto Mantovani, ma lui è molto simpatico”.
Cosa le preoccupa domani? “Sono molto bravi in attacco”.
Cosa pensa di Medel nella lista del Pallone d’Oro?
“Sono felice per lui, è una grande soddisfazione personale. Lui è un giocatore molto importante, se fosse stato più alto sarebbe stato uno dei migliori al mondo. Quando gioca si sente sempre”.
Juan Jesus dal 1′ è possibile? “Sta bene, quindi assolutamente sì”.
Cosa salva del match contro la Fiorentina? “Salvo tutto tranne il risultato”.
Possibile vedere dietro a Telles un giocatore più difensivo, schierandolo quindi più in avanti? “No, non è possibile. Tutti vogliono fare gli allenatori in Italia, ma non è un’offesa questa. Tutti pensano alla cosa migliore da fare, se un giornalista sbaglia la formazione impazzisce. Bisognerebbe fare il ‘Fantacalcio’ per i giornalisti”.
Possibile vedere Brozovic in campo domani? “Potrebbe giocare anche 90′, sta molto bene”.
Cosa pensa dell’esclusione di Buffon dalla lista del Pallone d’Oro? “Non dovrebbe nemmeno prendersela. Da 20 anni è il migliore, quindi se si arrabbia oggi sbaglia. Ci sono stati tantissimi campioni che non hanno vinto questo riconoscimento, tipo Maldini e Baresi, oltre lo stesso Buffon“.
Domenica contro la Fiorentina l’Inter si è adattata all’avversario? “Abbiamo cambiato solo il ruolo di Perisic, mettendolo a destra. La partita è iniziata in un modo, poi è cambiata subito. Abbiamo scelto il meglio per noi, ma gli eventi hanno cambiato il prosieguo della gara”.