Il suo nome completo può ricordare un condottiero del glorioso Regno di Spagna, mandato in giro per il globo a vincere guerre coloniali. Stiamo parlando di Francisco Javier Farinos Zapata, Farinos per gli amici, mediano spagnolo passato per Milano sponda nerazzurra oltre un decennio fa.
Nato a Valencia e cresciuto calcisticamente nel Valencia col quale arrivò pure in finale di Champions League, Farinos deve molto ad Hector Cuper, altro ex interista. Fu proprio il tecnico argentino a scoprirlo e lanciarlo verso la fine degli anni Novanta, per la gioia del club spagnolo che ben presto se ne liberò intascando un assegno da far girare la testa.
Al termine infatti di una sanguinosa battaglia tra Inter e Milan, a spuntarla furono i petrol-miliardi (di Lire,ndr) di Massimo Moratti che vestì Farinos di nerazzurro. Le cronache del tempo narrano di circa 36 miliardi di Lire sborsate dall’Inter per lo spagnolo, cifra da più parti definita ‘assurda’. Farinos comunque, arrivò a Milano nell’estate del 2000 con una valigia carica di sogni da realizzare uno su tutti, la Champions League. La prima esperienza in nerazzurro viene ricordata soltanto per un divertente episodio capitatogli durante i quarti di finale di Coppa Uefa (quanto ci manca,ndr) 2001-2002. Contro il Valencia, ironia della sorte, Farinos fu chiamato ad un’impresa eroica: a pochi minuti dal termine della difficilissima gara di ritorno, Francesco Toldo venne buttato fuori. Cuper però, aveva esaurito i cambi a disposizione e in porta ci andò proprio lui, Farinos. Il mediano regalò una prestazione superlativa per uno che non gioca mai con le mani, difendendo la porta interista dai continui attacchi dei suoi ex compagni di squadra. Quando l’arbitrò decretò la fine delle avversità, il popolo dell’Inter non festeggiò l’accesso alle semifinali, bensì Farinos, il condottiero di Valencia. Al termine di quella stagione, il ritorno in patria al Villareal, quindi un altro anno all’Inter e poi varie esperienze nella Liga.