Parole non proprio mielate quelle rilasciate da Lukas Podolski nei confronti del suo passato (anche se breve ndr) all’Inter. L’attaccante tedesco, in Turchia ha già messo a segno quattro gol in sei partite e sembra aver ritrovato la vena realizzativa di un tempo.
Questa la sua intervista rilasciata a Kicker in merito alla sua esperienza al Galatasaray: “Al momento gira tutto bene, a me e alla squadra. Ma so benissimo quanto velocemente possano cambiare le cose e che tipo di domande mi arriverebbero se perdessimo e se io non segnassi.”
Non mancano le considerazioni sul suo recentissimo passato (Arsenal/Inter): “Si può essere in forma e comunque non trovare il gol. Allora tutto viene rivalutato. Nel recente passato ho giocato poco, nonostante fossi convinto di possedere qualità. L’allenatore ha deciso diversamente. Adesso gioco regolarmente e so di averela fiducia dell’allenatore e della società. E la fiducia dell’allenatore è proprio un elemento indispensabile. E’ normale e succede in ogni professione. Se hai la fiducia del tuo capo cresce l’autostima e ne viene fuori qualcosa di migliore.”
E’ davvero stimolante giocare in Turchia? “Sicuramente questo campionato non è così forte come quello in Germania, in Inghilterra o in Spagna. Il mio stimolo è legato alla squadra con cui gioco: il Gala gioca la Champions League, ha 20 milioni di tifosi e un consistente gruppo di loro viaggia con noi ovunque. Funziona esattamente come al Bayern: conta solo vincere, contano solo i titoli. Avrei avuto offerte anche in Germania ma per me era impensabile indossare una maglietta diversa da quella del Colonia.” E a proposito dei tifosi aggiunge: “Tutte le società in cui ho giocato avevano una fantastica cultura del tifo, è una cosa che fa parte di me.”
i tifosi sono importanti, ma anche le infrastrutture: “Negli stadi regna una bella atmosfera. Le infrastrutture in Turchia sono, secondo la mia opinione, megliori di quelle italiane, tolte eccezioni come la Juventus e Milano.”