Ecco la lunga intervista rilasciata da Alex Telles a UOL e riportata anche da fcinter1908:
Come va l’ambientamento nell’Inter? Cosa cambia dal calcio turco? “Mi sto adattando molto bene al calcio italiano. La grande differenza è che qui il calcio è molto tattico e dobbiamo sempre stare attenti a tutte le giocate”.
L’Inter è un club che ha sempre avuto tanti brasiliani. L’accoglienza è stata più facile? “E’ stata molto buona. Con i brasiliani che già stavano qui, ho potuto sentire la volontà di accogliermi bene. E questo, naturalmente, aiuta negli allenamenti e nelle partite”.
Perché hai lasciato il Galatasaray, dove avevi conquistato spazio, per un prestito all’Inter? “Perché mi piacciono le sfide e questa è un’altra sfida nella mia carriera. Non ho pensato due volte prima di accettare l’Inter”
La corsia di sinistra, nel Brasile, vanta giocatori come Felipe Luis, Marcelo, Maxwell, tutti over 25. Ti senti in condizione di lottare per un posto ai Mondiali del 2018? “Credo che, se il lavoro è ben fatto, ho grandi possibilità di essere convocato in alcune occasioni. Ma so che abbiamo grandi giocatori in quel ruolo e li rispetto. Io devo solo continuare a fare il mio lavoro nel miglior modo possibile”.
In Brasile hai giocato con Gremio e Juventude? Speri di tornarci un giorno? “E’ stato tutto molto rapido. Ma tutti sanno il rispetto e l’affetto che nutro per queste squadre. Saràò sempre grato loro per quanto mi hanno dato. Ogni volta che posso, seguo risultati e notizie”.
Mancini è un tuo grande ammiratore. Ti ha portato al Galatasaray e ora all’Inter. Come hai conquistato la sua ammirazione? “Roberto Mancini mi ha aiutato tantissimo al mio arrivo in Europa, al Galatasaray, e ho avuto successo nel lavorare con lui. Sono ancora più felice di aver avuto la possibilità di lavorare con lui nuovamente”.
Hai studiato altre lingue per giocare in Europa? Quante ne parli? “Quando sono andato via dal Brasile, non parlavo altre lingua. Ma in Turchia sono stato costretto ad apprendere un’altra lingua. Non parlo benissimo l’inglese ma riesco a conversare. Ho avuto contatti con atleti sudamericani e questo ha aiutato. Ora, in Italia, parlo un po’ di spagnolo e di italiano”.
Come è stato il contatto con la tifoseria turca, una delle più appassionate del mondo? “Tutti in Turchia sono appassionati di calcio e per questo c’è un gran seguito nel paese per il campionato. Chi ha giocato lì sa di cosa parlo”.
Che progetti hai per questa stagione? Quali obiettivi? L’Inter potrà tornare a brillare nello scenario mondiale? “Mi pongo sempre obiettivi alti in quello che faccio. Dobbiamo ragionare sempre così. Per questo, ovviamente, penso che avremo una grande stagione e, chissà, magari riusciremo a vincere lo scudetto e tornare a brillare nello scenario mondiale”.