(Ts) A tutto Jovetic: ” Io e la Juve vi dico la verità” – seconda parte
Ai tempi di Conte quanto è stato vicino alla Juve? “L’interessamento c’era, quello è siuro. Loro hanno chiamato il mio procuratore, ma con Conte non ho mai parlato. Alla fine ho deciso di andare al City”.
Pentito? “No anche se sono capitate mille cose che non mi ha permesso di fare bene. Quella a Manchester è stata una grande esperienza, ho vinto Campionato e Coppa, ho giocato con grandi campioni e ho imparato tanto”.
Cosa ha imparato in Premier? ” A Firenze lottavo per il quarto posto,a Manchester per lo scudetto ed è un’altra cosa perchè devi vincere sempre. Succede anche all’Inter e spero che finisca come il primo anno al City in cui abbiamo vinto coppa e campionato.”
Cosa non ha funzionato tra Jovetic e Pellegrini? “Lui preferiva altri e non mi ha mai dato continuità, così sembrava stessi male anche quando stavo bene. Se si guarda il rapporto tra minuti giocati e gol era una media perfetta”.
Lei in carriera ha dovuto sopportare infortuni anche piuttosto lunghi. Questi episodi aiutano un calciatore a diventare più in fretta uomo? “Mi sono rotto il crociato a vent’anni ed è stato il momento più brutto della mia vita. In quei momenti però vedi chi sono i veri amici”.
Ha avuto paura di non tornare? “Questo no, mai, nemmeno per un secondo e sono stato sempre convinto che sarei tornato più forte di prima”.
Cosa la fa più arrabbiare? ” Quando si dice che sono tutto rotto, non è bello sentirsi dire cose non vere”.
Con Jovetic in campo l’Inter ha sempre vinto, come lo spiega? “Ma non lo so, però penso che con la Fiorentina anche se ci fossi stato l’Inter avrebbe perso lo stesso. E’ stata la classica partita storta in cui ti fanno gol ad ogni tiro in porta”
Cosa risponde a chi sostiene che l’Inter sia noiosa? “La gente parla, parla .. anche quando vinci c’è sempre qualcuno che dice che giochi male. A me basta che arrivino i tre punti, gli altri lasciamoli parlare”.
Il suo idolo da piccolo? ” Shevchenko“.