Murillo: “Non firmo per il terzo posto”
E’ anche grazie a Murillo, difensore colombiano della squadra nerazzurra, se in queste prime uscite stagionali l’Inter ha retto bene in difesa, eccezion fatta per l’imbarcata con la Fiorentina.
Jeison Murillo ha parlato ai microfoni di Libero, in vista della sfida di domenica sera con la Juventus. Ha iniziato con un salto nel passato:
“Quando ero piccolo una scuola vicino casa mia faceva parte del progetto Inter Campus, c’erano tanti bambini di diverse zone della Colombia. Non era solo giocare a calcio, ma interagire con culture diverse. Ricordo che ci davano le foto autografate dei calciatori e quando sei un bambino tutto questo crea fascino verso la squadra. L’Inter è sempre stato il club della mia famiglia, anche perché c’era Cordoba e la seguivamo anche per quello. La mia infanzia? Non semplice, siamo sei fratelli e l’unico stipendio era quello di mio padre, che lavorava e lavora ancora in un’azienda di pittura. Lui non è ancora venuto al Meazza, ma lo farà presto e non oso immaginare quanto sarà emozionato. La prima volta che venne a vedermi giocare feci gol in rovesciata.
Poi il discorso si focalizza sul derby d’Italia: “Chi mi preoccupa della Juventus? Nessuno in particolare, dovremo fare attenzione all’intera squadra, ci sono tanti giocatori che possono essere pericolosi, ma nessuno vince mai da solo le partite. Guarin e gli altri compagni mi hanno spiegato il significato della gara, ma è una cosa che si sente già nell’aria. Mi piacciono le partite così. Cuadrado? Siamo rientrati in Italia con lo stesso volo, abbiamo parlato della gara di domenica sera, ma in campo non esistono amici. Chi è più forte? Parlano i numeri e al momento dicono che in classifica siamo poco più in alto noi, ma è il momento di pensare solo a noi stessi ed affrontare la partita nelle migliori condizioni, di sicuro non firmo per il terzo posto. Bisogna puntare sempre al massimo. Come si arriva allo scudetto? Lavorando giorno dopo giorno”.
Murillo poi racconta di come Mancini lo aiuti nel perfezionarsi di allenamento in allenamento: “Devo perfezionare il sinistro, durante gli allenamenti Mancini ci chiede di avere la difesa altissima. Difesa a tre o a quattro? Decide il mister, magari ci mette a tre perché così possiamo attaccare con più giocatori. A chi dice che giochiamo male rispondo che giorno dopo giorno lavoriamo per migliorarci”.
Il paragone con i grandi del passato è sempre attuale: “Lucio-Samuel ultima grande coppia di centrali? Tutti i giocatori sono differenti, ognuno ha le proprie caratteristiche, ma è importante che qui ci sia tanta concorrenza. Oltre a me e Miranda ci sono anche Juan e Ranocchia. Chi interpreto io tra Lucio e Samuel? Io sono Jeison Murillo”.