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Una lasagna per il Bologna (L’Inter-Nato di G. Impastato)

Per noi “milanes” le rosette si chiamano michette, la mortadella Bologna,  ma le pappine sono pappine e ieri sera ne abbiamo rifilata al Bologna ben una (che sembra il massimo per il nostro attacco) in 10 contro 11.

Finalmente al terzo editoriale arrivano anche i 3 punti, anche se le premesse non erano buone: la squadra era partita per Bologna in treno nelle carrozze di seconda classe; i giocatori hanno intuito che in caso di sconfitta o pareggio al ritorno gli sarebbe toccato il predellino quindi si sono impegnati e pare che Thohir dopo la vittoria abbia investito sula prima classe di un regionale per il rientro dei ragazzi.

A qualcuno dei nostri era rimasto un po’ indigesto il brodo di cappone dei tortellini servito a pranzo, quindi lo staff medico ha deciso di optare per una merenda leggera a base di lasagne,  mortadella, ciccioli e gnocco fritto. Il cocktail dietetico ha funzionato a due velocità: nel primo tempo i nostri erano chiaramente appesantiti e la squadra praticamente non ha giocato; nel secondo tempo, soprattutto in 10 dopo l’espulsione di Melo, si sono magicamente materializzati ritmo, profondità ed efficacia. Da un paio di errori difensivi del Bologna e da un nostro buon pressing è infine scaturito il gol di Maurito che ha sancito la nostra vittoria.

Mancini non ha schierato pitbull sia per dargli un po di riposo, sia perché Medel era un po seccato perché ha scoperto che a Bologna c’è  un sudamericano più  famoso di lui: Socmel. Il 4 3 3 scelto dal Mister vede in mezzo al campo Kondo, Brozo e Felipe. Quest’ultimo, diffidato, non ha resistito al suo carattere irascibile ed ha collezionato una squalifica che gli costerà la partita con la Roma. Anche Mancio si è fatto espellere ma forse solo per vedere Inter Roma comodamente seduto in tribuna e lasciare la guida della squadra a Medel.

In 10 contro 11 abbiamo giocato bene, forse perché  i centrocampisti avevano più spazio e gli esterni sono stati più  incisivi del solito. Inoltre Maurito, più  isolato, non ha dovuto condividere gli spazi con altri attaccanti e si è comportato da punto vera.

L’uno a 0 e la poca qualità  del Bologna hanno infine permesso ai nostri di fare anche turnover; Mancini  fa infatti accomodare Perisic, Maurito e Ljijajijc concedendo spazio a Moicano Biabia, fantasma Guaro e al solito generoso Palacio.

Da primi in classifica seguiremo interessati le nostre dirette avversarie, sperando che un giorno in più di riposo ci permetta di affrontare la Roma in modo convincente.

LE PAGELLE

Handanovic : praticamente disoccupato per 95 minuti si è fatto trovare pronto nel finale sull’unica occasione gol del Bologna: neutralizza con un paratone il tiro a colpo sicuro di Destro salvando il risultato. Decisivo: 7

Juan Jesus : Buono in difesa, non si vede in attacco. È ancora l’unico terzino di serie A a non avere ancora fatto un cross. Di certo l’esterno non è il suo ruolo quindi non pretendiamo di più. Regolare 6

Ranocchia: l’attacco del Bologna non fa certo paura e Andrea si comporta bene difendendo con attenzione e sfoggiando anche qualche lancio alla Materazzi. Ordinato: 6,5

La locandiera Miranda: un paio di sbavature credo derivate da un campo infame sul quale gli amici bolognesi hanno riversato tutta la sabbia del litorale romagnolo. Per il resto gara di alto livello e una sicurezza degna del miglior Riccardo Ferri. Impeccabile: 7

Santon: difende, spinge crossa e ha anche tirato in,porta ! Speriamo non sia un fuoco di paglia. Redivivo: 6,5

Melo: è diffidato e si fa ammonire per un’entrataccia tanto brutta quanto inutile. È questo, e non l’espulsione probabilmente ingiusta, l’errore che ci costringerà a non poterlo schierare con la Roma. Sconsiderato: 5

Brozovic: cerca di imprimere un po di ritmo al gioco, a volte con buoni risultati. Piede e testa ci sono, adesso ci vorrebbe un po più  di continuità. Elegante 6,5

Kondogbia: i 3278 falli fatti dimostrano che ce la mette tutta e che sta imparando da Melo e Medel. Qualche sprazzo di buon gioco, ma la velocità di crociera è ancora un po bassa. Sicuramente può fare di più. Accelerabile: 6

Perisic: è sempre vivace in avanti e presente in ripiegamento. Meno preciso del solito ma è lui che recupera il pallone che da il la all’azione gol. Costante: 6,5

Ljaijc: il potenziale c’è ma il ragazzo deve impegnarsi di più. Non pecca di egoismo in occasione del gol e mette su un piatto d’argento a Icardi la palla dell’uno a zero. Fantasista: 6,5

Icardi: Finalmente il gol “scacciacrisi” invocato da tutti. Un paio di palloni giocabili e inesorabile arriva la rete del nostro Maurito. Letale: 7

Biabiany, Guarin e Palacio: entrano con la squadra in inferiorità in numerica e danno il loro onesto contributo mantenendo l’equilibrio della squadra e contribuendo alla conquista dei 3 punti. Per loro un democratico 6 politico.

Mancio: per ragioni di cartellini e di turnover schiera una formazione inedita che funziona solo nel secondo tempo e, come già  detto, diventa efficace solo in inferiorità numerica. Magari con la Roma metterà in campo direttamente 10 giocatori … A parte gli scherzi sabato sarà la sua occasione per dimostrare di essere un allenatore di primo livello e che la squadra può davvero lottare per un posto in Champions.

di Gianluca Impastato
con la collaborazione di Alessandro Sanclemente