Difesa solidissima ma attacco sterile, è questo il ritratto dell’Inter di questo inizio di stagione. Nonostante ciò, la dirigenza nerazzurra continua a lavorare per rinforzare la rosa da mettere a disposizione di Mancini : l’obiettivo è tornare nell’Europa che conta da protagonisti, e per farlo serve una rosa completa e con valide alternative.
La difesa nerazzurra non è più quella colabrodo dello scorso campionato, ed i fattori che stanno contribuendo a questo importante dato sono tanti. Chili e centimetri contano tanto quanto la grinta di Medel (che si è superato anche quando arretrato in difesa), importantissima anche la presenza fisica di Melo, oltre al sacrificio degli esterni alti e alle parate di Handanovic.
Miranda e Murillo in coppia hanno giocato appena il 40% delle gare, dimostrando grandissima affidabilità, ma anche uno alla volta stanno garantendo solidità difensiva. Così come si augurava Mancini, l’ex Atletico Madrid ha portato a Milano la serenità e la mentalità vincente di chi è abituato a giocare ad alti livelli e a sollevare trofei, ma la sorpresa più bella è probabilmente il colombiano Murillo.
Tra due giorni per tutti arriva il test più duro, c’è da affrontare la Roma di Dzeko e delle frecce sugli esterni, la prova del nove per il “nuovo Walter Samuel” Murillo sarà difficilissima da affrontare, ma è certo che comunque vadano le cose, non tutto dipenderà da lui. La speranza è che il nuovo “the Wall” sia all’altezza della situazione.