Marco Fassone a SportItalia ha parlato per la prima volta da ex direttore generale dell’Inter, incarico che non ricopre più dal 18 settembre, svariando a tutto campo sul presente e sul passato dei nerazzurri.
Il perchè dell’addio? “Chiedete al presidente Thohir, io ci sono stato abbastanza male, ho pensato dieci giorni a quali potevano essere stati i motivi del mio allontanamento, poi però me ne sono fatto una ragione (..) credo che il dualismo che si era creato con Bolingbroke lo abbia portato a compiere delle scelte puntando sul suo uomo“.
Su Mazzarri? “Quella di prolungare il contratto di Walter fu una decisione presa di comune accordo.Rinnovammo perché pensavamo che la squadra potesse migliorare dopo il quinto posto, invece è andata come tutti sappiamo. Alla fine abbiamo buttato un anno”.
Champions e Mancini?:”L’Inter ha bisogno di rientrare nella Champions per una questione d’immagine, ciò non toglie che se non dovesse entrarci dovrà correre ai ripari per recuperare sul piano economico gli investimenti. Non ci sono rischi sul piano economico ma qualcosa andrà fatto.Con Roberto Mancini ho un ottimo rapporto e penso che l’idea di tornare a Milano sia dipesa anche dalla presenza mia e di Ausilio, con cui si è sempre trovato molto bene. L’ho visto molto dispiaciuto il giorno del mio addio, e anche amareggiato e sorpreso per questa decisione. Se avesse potuto scegliere lui saremmo rimasti come eravamo”.
Sul mercato? ” Yaya Touré non è mai stato vicino all’Inter, anche se c’è stato un momento in cui sembrava essersi convinto del progetto. Kondogbia? E’ costato tanto perché si è scatenata un’asta sul suo cartellino. Per il suo arrivo è stato determinante Mancini. Guarin-Vucinic?Lo scambio con la Juve saltò perché non c’era convinzione da ambo le parti. Per quale squadra tifa ora? Ora Inter, ma fino a 16 anni sono stato tifoso della Juventus”.