Felipe Melo: “Non sono all’Inter per soldi. Per il titolo ci siamo anche noi”

Felipe Melo è all’Inter da fine agosto, e nonostante le critiche che hanno preceduto il suo arrivo a Milano ha già conquistato uno spazio nel cuore dei tifosi interisti, che lo adorano per come onora sempre la maglia e per l’impegno che mette ad ogni match.
Il centrocampista brasiliano parla per la prima volta in esclusiva alla tv turca Trtspo, rispondendo alle domande del giornalista Dundar Kesapli. Ecco l’intervista integrale a Melo:

Cosa ti ha convinto a lasciare il Galatasary per venire in una delle città e in una delle squadre più importanti in Italia?
“Credo che fosse finito un ciclo. Quando sono arrivato al Galatasaray avevo detto che volevo scrivere la storia vincendo trofei e titoli. Questo è successo, abbiamo vinto tanto e quindi questo ciclo è finito nella migliore maniera possibile”.

I tifosi ti hanno sempre voluto bene. Che ricordo hai di Istanbul e del Galatasaray nei quattro anni trascorsi?
“Splendido. A Istanbul ho vissuto il periodo più bello della mia carriera. Io sono tifoso dichiarato del Flamengo in Brasile, ma l’unico tatuaggio che ho di un club è quello del Galatasaray che rimarrà per sempre nel mio cuore”.

Eppure alcuni dicono che hai lasciato il Galatasaray per soldi.
“E’ assolutamente una bugia. All’Inter guadagno meno della metà di quando prendessi in Turchia. Ho già detto che ho lasciato Istanbul perché, dopo aver vinto tanto, cerco un’altra sfida, ma con il Galatasary sempre nel cuore. Vorrei tornare per ringraziare tutti i tifosi, visto che non ho avuto il tempo di farlo”.

Hai lavorato con Mancini al Galatasary, quest’anno ti ha voluto all’Inter. Come ti trovi ora con lui?
“Mancini per me è più di un grande allenatore, tra i migliori del mondo. Per me Mancini è come un padre. All’Inter mi trovo meglio di quanto pensassi. Abbiamo iniziato bene, ma sarà ancora più importante finire bene. Il campionato italiano sta tornando bello e difficile come un tempo. In Italia prima vinceva solo la Juventus, adesso ci sono più squadre in lotta per lo scudetto, noi compresi. Sono felice a Milano, come detto è una nuova sfida e sto lavorando per ripetere all’Inter quanto fatto al Galatasary”.

Differenze tra il derby Fenerbahçe-Galatasaray e Inter-Milan?
“Atmosfera differente, purtroppo in Turchia ci sono solo i tifosi di casa. A Milano è più coinvolgente il fatto che a San Siro sia comunque presente anche la curva della squadra ospite come è accaduto nell’ultimo derby. Il 70% degli spettatori tifava Inter, ma anche il Milan aveva il suo sostegno. Così è più bello, perchè il calcio è festa, è allegria”.

E cosa pensi del tuo ex allenatore Terim che oggi allena con successo la Nazionale e si è qaulificato per l’Europeo?
“Terim è stato il più grande allenatore che ha avuto la Turchia, gli ho fatto i compimenti per la qualificazione. Anche lui, come Mancini, è stato come un padre per me. Ringrazio Dio per aver potuto lavorare con Terim, così come con gli altri dirigenti avuti al Galatasaray. E’ stata gente veramente importante per la mia vita”.