Ausilio: “L’Inter non vuole fermarsi, ecco la verità su Pirlo”

Direttamente dagli studi di GazzettaTv, parla il DS dell’Inter Piero Ausilio. Di seguito parte dell’intervista che il dirigente nerazzurro ha rilasciato per l’emittente televisiva, poi pubblicata sul sito ufficiale della società inter.it

“Non ci aspettavamo di essere subito così competitivi, ci sono ancora margini di miglioramento”. Le parole del direttore sportivo nerazzurro a Gazzetta Tv

MILANO – Il direttore sportivo ha risposto così ad alcune domande sul momento che sta attraversando l’Inter: “Quando inizia una stagione c’è sempre la speranza di vincere tutte le partite ma sinceramente non mi aspettavo di vedere la squadra in testa alla classifica. Abbiamo cambiato tanti calciatori quest’estate e non era facile pensare di essere subito competitivi. Forse siamo andati oltre le aspettative, merito di Mancini e dei suoi ragazzi. Ma adesso non vogliamo fermarci. Come ho convinto Mancini a tornare? Per cambiare allenatore potevamo scegliere solo uno come lui. È un tecnico di spessore internazionale e una persona estremamente piacevole”.

Dal campo al mercato: “L’acquisto più difficile in estate? La trattativa per Kondogbia è stata sudata, ma è durata tre giorni. Il braccio di ferro con il Wolfsburg per Perisic, invece, è partito da lontano e c’è stato davvero il rischio non si concludesse. I tedeschi sono tosti. Nuovi innesti a gennaio? Abbiamo fatto un buon lavoro in estate e sono convinto non ci sia granché da fare. Mancini è soddisfatto dei giocatori che ha a disposizione ed è consapevole che la squadra abbia ancora margini di miglioramento. Vogliamo più che altro dare un’opportunità in uscita a chi ha giocato meno. Poi mancano ancora 5-6 partite e solo a fine anno faremo le valutazioni definitive. Se ci sarà qualcosa da fare, il presidente Thohir come sempre non farà mancare il suo sostegno. In ogni caso non dobbiamo dimenticare che c’è un accordo sottoscritto con la Uefa per rispettare certi parametri. La cessione di Kovacic il colpo migliore? È stato sicuramente un affare molto importante dal punto di vista economico, ma quando vanno via giocatori giovani e bravi mi resta sempre un po’ di amarezza. Impossibile, però, dire di no davanti a certe cifre”.

Si parla poi di singoli: “Pirlo? Non si può discutere come calciatore. È impossibile trovare qualcuno che non lo apprezzi ma dobbiamo anche essere realisti. A centrocampo, pur non avendo magari un calciatore con quelle caratteristiche, siamo a posto così, a livello qualitativo e numerico.

Candreva all’Inter? È un giocatore forte, importante anche per la nazionale italiana. Ma non c’è nulla. Non mi piace perdere tempo e so che non sarebbe facile trattare con la Lazio questo tipo di giocatore.

Berardi? Anche lui è molto forte ed è anche interista. Però è un giocatore del Sassuolo e la sua situazione futura è abbastanza definita. Grujic? Approfittando della sosta per le nazionali, ho visto una partita ma non abbiamo visionato solo lui. È un giovane di talento, uno dei migliori del panorama europeo. Abbiamo preso contatti con il ragazzo, d’accordo con il suo club di appartenenza, ma al momento non ci sono trattative. Sensi? Anche lui è un calciatore interessante, ci piace seguire i giovani di prospettiva. Ranocchia in uscita? L’Inter deve avere tanti giocatori di altissimo livello. Lui, Miranda, Murillo, Juan Jesus, Vidic… sono tutti giocatori di qualità e siamo felici di averli in rosa. Poi, se qualcuno dovesse chiedere di essere ceduto, valuteremo la situazione insieme. Con Andrea, però, non abbiamo mai fatto questo tipo di discorso. Credo sia felice all’Inter e farà di tutto per riprendersi il posto da titolare. Montoya? È in prestito dal Barcellona e non ha avuto molto spazio finora. Affronteremo la questione prossimamente. Il rinnovo più vicino? Handanovic, siamo ai dettagli. Manaj? È una bella sorpresa, ha tanta personalità e si è inserito bene nel gruppo Inter“.

In chiusura una battuta su Massimo Moratti e sul presidente Erick Thohir: “Moratti mi ha fatto crescere e mi ha fatto diventare quello che sono. È un grande conoscitore di calcio, ti chiama a qualsiasi ora del giorno per parlare. Anche Thohir è un grande intenditore, soprattutto di giovani. Segue molto i talenti internazionali, soprattutto olandesi e francesi. È molto appassionato”.