Gary Medel, pittbul nerazzurro e della nazionale cilena, si è concesso ai microfoni dei giornalisti presenti nel corso di una conferenza stampa organizzata dallo sponsor telefonico Motorola. Medel ha parlato con i media all’indomani della pesante sconfitta del suo Cile contro l’Uruguay (secco 3-0). Queste le sue parole:
“KO con l’Uruguay? Un eccesso di confidenza non lo avremo mai, le nostre Qualificazioni sono molto difficili, le più complicate al mondo. Le partite sono molto dure, si affrontano i migliori giocatori. Con l’Uruguay abbiamo perso perché abbiamo lasciato che gestissero la partita come volevano. Sappiamo tutti come giocano da sempre. Approfittano del possesso palla, di un gioco brusco e di spintoni ruvidi. Hanno giocatori di grande esperienza che vanno bene per il loro gioco, e questo gli permette di fare la differenza. In campo si sta al 100 % col proprio cuore e si reagisce di conseguenza. Siamo caduti nel loro gioco. Abbiamo comandato la partita, ma non sempre vince chi gioca meglio. Loro hanno fatto gol su palle da fermo. La loro vittoria è meritata, non c’è da fare nulla ormai.
Medel sulla qualificazione: Tutti sanno a che gioco giochiamo. A volte le altre nazionali ci rispettano molto e si difendono con 10 uomini. Abbiamo sia i giocatori che le capacità per partecipare al Mondiale di Russia 2018. Il CT Sampaoli? E’ molto importante per il gruppo e sta facendo bene da molto tempo. Abbiamo vinto la Copa America grazie a lui, siamo al quinto posto del ranking FIFA. Speriamo che resti per molto tempo, almeno fino alla Coppa del Mondo del 2018. Difficile pensare di poter cambiare tecnico a metà delle Qualificazioni. Il giorno in cui accadrà sarà una situazione molto difficile, dato che ora lo staff tecnico è molto caro a tutti noi.
Bilancio della sosta? Non è molto buono, perché abbiamo fatto un solo punto. Dà più rammarico il pari con la Colombia, perché potevamo vincere. L’Uruguay è molto forte, sarà tra le prime 5 e lotterà per il Mondiale.
Il bilancio sul 2015 di Medel? E’ stato un anno bellissimo. La vittoria in Copa America e altri trionfi ottenuti qui non li dimenticherò. Nell’Inter sto giocando sempre e sono competitivo. Abbiamo molto da migliorare, ma siamo una grande squadra e il campionato è lungo. Oltretutto, la gente mi fa sentire il suo affetto, e questo mi rende molto felice”.