Il fortissimo colombiano Jeison Murillo, ha rilasciato una lunga intervista per la Gazzetta dello Sport. Il difensore parla di presente e passato, senza alcun riferimento al futuro lontano dall’Inter, nonostante le voci di mercato che lo vorrebbero come protagonista. Queste le parole del difensore nerazzurro:
“Credo di essere molto più maturo dei miei 23 anni, sono il sesto di sei figli, sono cresciuto all’interno di una famiglia splendida ed umile, ho capito molte cose ed è per questo che sono tranquillo. Poi in campo mi trasformo perché quando sei dentro la battaglia, la testa cambia, divento un guerriero perché bisogna lottare e guadagnarsi tutto”.
Real Madrid e Liverpool lo cercano, ma niente lo distrae dal presente: “É bello che si dicano certe cose nel bene o nel male, l’importante è che se ne parli. Ma io sono un professionista, rispetto la mia maglia fino all’ultima goccia di sudore.”
I paragoni si sprecano, la plusvalenza è tanta, e l’Inter ha trovato un vero leader difensivo: “É un grande onore essere accostati a calciatori di valore come Samuel o Cordoba, ma adesso è arrivato il momento di essere Murillo. Thiago Silva è un riferimento, ci siamo incontrati già altre volte, ma mai come questa volta a Doha abbiamo avuto modo di parlare. Mi ha fatto i complimenti per il mio lavoro, mi ha incoraggiato e alla fine ci siamo scambiati la maglia”
Chiusura dedicata al sogno scudetto: “Per l’Inter è un dovere pronunciare questa parola. La lotta con la Juventus? Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi”.