Editoriale sulla diciottesima giornata di Serie A. In vetta non sbagliano le prime quattro, male Roma e Milan. Inter sempre in testa.
Buongiorno, Popolo Nerazzurro. La Befana ha portato bene all’Inter, che ha saputo dare una dimostrazione di forza e di maturità sul campo dell’Empoli. Non era assolutamente facile vincere al Castellani: la squadra di Giampaolo veniva da sei vittorie consecutive, e ha fatto vedere tutta la qualità del suo gioco anche ieri pomeriggio. Ma non è bastato: nel calcio serve il cinismo, la capacità di buttarla dentro. E con buona pace di Tonelli e Giampaolo (che ieri si sono lamentati nel post partita del risultato), l’Inter ha segnato al momento opportuno, e l’Empoli no. Anche se ci sono state le polemiche per i presunti rigori non dati, noi andiamo avanti: ci sono squadre che ci hanno marciato sopra e ci hanno vinto campionati con errori arbitrali ben più evidenti di quelli capitati nel match di ieri (sì, il riferimento è al gregge bianconero, senza che ci nascondiamo). Ma analizziamo meglio la partita. L’Inter non è stata particolarmente brillante nei primi 45 minuti, ma Icardi ha saputo piazzare la zampata alla prima occasione utile. Qualche rischio in difesa c’è stato, ma tutto sommato il vantaggio è stato gestito bene, anche perché ormai siamo abituati ad amministrare gli 1-0 (siamo al nono 1-0 stagionale). Potevano essere sfruttati meglio i contropiedi del secondo tempo, ma a noi va bene così. La vetta ce la siamo ripresa dopo appena due ore, con la Fiorentina che già pregustava il primato con la vittoria sul Palermo. Peccato solo per la sciagurata partita con la Lazio, ma l’importante è essere ancora là, a comandare la classifica.
Passiamo agli avversari. La Fiorentina ha vinto agevolmente su quel che resta del Palermo, una squadra allo sbando che caccia e richiama sempre gli stessi allenatori. I viola sono stati bravi, e Sousa sta plasmando bene un gruppo che può arrivare lontano, a meno che non si areni verso Marzo – Aprile. Staremo a vedere la tenuta della squadra, ma non immaginiamo di vedere la Fiorentina a lottare per il tricolore.
Il Napoli, invece, ha vinto senza strafare contro il Torino, ed è là, a -1, a sperare in un altro errore dell’Inter. L’importante però è guardare anche in casa propria, perché gli azzurri non considerano la loro stanchezza. Non macineranno sempre punti in questo modo, anche perché è palese che sono sulle gambe. Complimenti però per il carattere: se la stanno giocando alla pari con noi e con la Juve, e non demordono. Anche senza Higuain sono riusciti a portare a casa la vittoria. Iniziano a ragionare da grande squadra, attenzione ai rinforzi di Gennaio.
Il Milan continua a collezionare figuroni a San Siro. Ormai non è neanche più una notizia. Anche il Bologna è venuto a insegnare calcio all’armata Mihajlovic, con il buon Giaccherini man of the match. Destro ha sciupato lo 0-2, mentre i rossoneri, pur creando diverse occasioni, non sono riusciti a buttarla dentro neanche con le mani. Di esonero non se ne parla neanche, la stagione andrà avanti con il serbo in panchina. Anche perché con Seedorf e Inzaghi ancora a libro paga c’è poco da cambiare. Vorremo ironicamente dire “Povero diavolo, che pena mi fai”, ma evitiamo, dato che ci provoca più godimento che pena.
Capitolo Roma. Ennesima vittoria gettata alle ortiche, ennesimo linciaggio mediatico per l premiata ditta Garcia – Sabatini. Effettivamente, invece di pensare a prendere Perotti ed El Shaarawy, sarebbe cosa buona e giusta cercare di puntellare quella specie di colabrodo che neanche si può chiamare difesa. Con Rudiger, Manolas, Torosidis e il fantasma di Maicon non si va lontano, anche se hai una squadra di tutto rispetto da centrocampo in su. Sarà una stagione da “il campionato lo vinciamo l’anno prossimo”.
Concludiamo con la Juve. Sono vicini, sì, ma non ci hanno ancora presi. E dobbiamo continuare a tenerli a debita distanza. Sono in buona forma, vincono, e giocano anche discretamente. Sarà un piacere contendersi lo scudetto con loro. Perché, sia chiaro: loro sono i nostri rivali veri quest’anno. Cercheremo di sorprenderli, come loro sorpresero nel 2011/12 con la prima annata Conte.
Dunque, cari cuori nerazzurri, che dire: il primo posto per ora c’è e cerchiamo di blindarlo con il Sassuolo per diventare campioni d’inverno. Sarà dura, ma dobbiamo farcela: questa annata è una grande occasione. Sta a noi sfruttarla e dimostrare che siamo tornati. Ci divertiremo, e ne vedremo delle belle. Soprattutto se continueremo a far esplodere fegati di gufi rosicanti che si attaccano a qualsiasi cosa pur di screditarci. Andiamo avanti senza curarci di loro, siamo Interisti.