Caressa: “Sarri? Ci sono episodi molto più drammatici, non ha ucciso nessuno”

Anche Fabio Caressa ha commentato la vicenda Sarri-Mancini verificatasi dopo il gol del 2-0 di Ljajic. Queste le parole del vicedirettore di SS24: “Mi spiace molto innanzitutto. Penso che Sarri non abbia dormito stanotte: prima ha provato a giustificarlo, poi si sarà dispiaciuto della stupidaggine del gesto, vorresti tornare indietro per cambiare le cose. Non ha chiesto scusa in maniera adeguata. Sarri sa di essere un portatore di educazione. Le immagini fanno vedere tutto in tutto il mondo. Ci saranno striscioni contro Mancini nelle tifoserie più becere e torneremo indietro di venti anni. L’allenatore nerazzurro ha sicuramente imparato molto dalla sua esperienza in Inghilterra e non ci sono precedenti che tengano, un uomo può progredire. Sarri non ha ucciso nessuno: ha commesso un errore culturale, è un errore che pagherà duremente, lui è un po’ un mito e si è oscurato. La pressione che ne deriverà per la lotta allo scudetto sarà sicuramente tanto. Quando pagherà? Quattro mesi non credo.

Tavecchio ha avuto scivoloni del genere e non sono arrivate grosse squalifiche. Sarà squalificato l’allenatore del Napoli, ma non credo per un periodo lungo, non sarebbe neanche giusto. Ci sono episodi molto più drammatici ma non si può giustificare. Queste cose non possono restare nel campo come ha detto lui dopo la partita. Se insulti qualcuno su un campo di calcio, dove si trasmettono certi valori, allora è una cosa proprio sbagliato. In un momento di rabbia evidentemente quello è l’insulto massimo. Dire che Mancini ha sbagliato a parlarne è un errore culturale, non ci sono giustificazioni e anche quando lo ha detto lui ha sbagliato, ma questo non giustifica Sarri che credo abbia già capito. Sono convinto non sia un omofobo, ma sono anche convinto che sia un errore gravissimo. Credo che Roberto fosse imbestialito e la sua esperienza inglese gli hanno fatto vivere un mondo completamente diverso. Deve essere punito severamente, ma non con il massimo della severità perché ci sono precedenti di chi ha fatto scivoloni simili e non è stato punito così pesantemente. Spero che le curve non raccolgano“.