Il mercato dell’Inter si muove e i nomi più caldi sono quelli di Roberto Soriano e Ezequiel Lavezzi che garantirebbero a Mancini sacrificio e qualità per passare definitivamente al 4-2-3-1.
LAVEZZI- “L’impianto di gioco su cui Roberto Mancini vorrebbe impiantare i due nuovi acquisti è il 4-2-3-1. Lavezzi impersona il perfetto esterno tuttofare. L’argentino anche a Napoli era solito coprire il campo in lunghezza per tutto l’arco del match. Non era (e non lo è adesso a Parigi) così sorprendente trovarlo ad attaccare e a difendere nello svolgimento della stessa azione. Il lavoro sporco dell’argentino aiuterebbe Mancini a reggere un’impalcatura decisamente offensiva con Jovetic, Icardi e Perisic oltre a lui. A Lavezzi si può chiedere di puntare l’uomo, di servire Icardi, di dialogare in velocità con Jovetic e poi di dare uno sguardo alle spalle. Il terzino destro alle sue spalle che necessita di un sostegno può chiederlo al Pocho. Lavezzi non è solo uomo di lavoro sporco, è anche un attaccante che mantiene intatto il feeling del gol. Ovviamente se utilizzato con una certa regolarità”.
SORIANO- “A centrocampo Mancini vorrebbe un regista. Soriano non lo è, ma è un ottimo surrogato di un centrocampista tecnico e offensivo che porti qualità al centro. Nella Sampdoria gioca da interno in un centrocampo a tre oppure da trequartista (molto vicino a Eder). Può essere sistemato nel centrodestra o nel centrosinistra, è politicamente corretto. Dai dati Opta emergono anche alcuni dati oggettivi che farebbero di lui una pedina utile a Mancini. Finora è stato il giocatore della Sampdoria a mandare al tiro più volte i compagni su azione (23), nello stesso tempo il doriano a tirare di più verso la porta avversaria (26) e quello a centrarla di più (14) e a costruire più assist (4). Cifre che delineano una completezza d’azione. Un giocatore che sa segnare anche 6 gol in campionato (la sua quota attuale, in proiezione può chiudere in doppia cifra) e che quindi arricchirebbe il reparto. Soriano ha qualità non da regista, ma da mezz’ala completa. Partendo dal 4-2-3-1, ma applicandosi anche nel 4-3-3 (con Kondogbia e Medel)”.