Zdravko Kuzmanovic è tornato a parlare della sua ex squadra anche in chiave Scudetto.
Il nuovo acquisto dell’Udinese ha rilasciato un’intervista interessante ai microfoni di FcInter1908.it. Ecco le sue dichiarazioni:
Bentornato in Italia Kuz, come mai hai scelto di tornare ?
«Si è presentata questa opportunità e ovviamente io in Italia sto bene e mi sono sempre trovato bene».
L’Udinese sta attraversando un anno difficile, come vedi la situazione?
«Sì, ma la società è ottima, tutti mi hanno parlato bene dell’Udinese e quando giocavo in Italia conoscevo bene il valore di questa squadra. Ora siamo in una situazione di classifica difficile io spero di dare il mio contributo da subito anche se non è facile, devo conoscere un po’ i giocatori ma io penso che in una settimana ora mi ambienterò e poi vediamo cosa deciderà il mister. Indubbiamente dobbiamo migliorare».
Ti è dispiaciuto andare via dall’Inter?
«Sì mi è dispiaciuto tanto perché stavo veramente bene, col mister, con i ragazzi. Però ho fatto la mia scelta, che magari non è stata la scelta migliore che ho fatto. Ma nella vita succede, bisogna guardare avanti. Ora sono qua e devo fare il meglio possibile».
Immagino tu stia seguendo il campionato, come vedi l’Inter?
«Hanno cominciato molto molto bene, peccato abbiano perso punti importanti contro squadre piccole come Sassuolo e Carpi, domenica proprio all’ultimo secondo, che sfortuna. Ma stanno lottando ancora per Champions League e Scudetto, ci sono pochi punti dalla vetta. L’Inter è una grande società e penso che debbano per forza fare tutto il possibile fino alla fine per vincere lo Scudetto».
Tu sei sempre stato stimato dai tuoi allenatori in Italia, quale il migliore e quale cui sei rimasto più legato?
«Non posso dirti il migliore perché mi sono trovato benissimo con tutti quelli che ho avuto in Italia. Ho cominciato con Prandelli che mi ha portato in Italia facendomi giocare tanto e per me è stato importantissimo, poi sono tornato con Stramaccioni con il quale sono stato benissimo e anche con Mancini e Mazzarri mi sono trovato bene. Forse quello con cui ho imparato di più è stato Mancini, davvero un grande allenatore. Ma con tutti ho avuto un ottimo rapporto».
Come mai Mazzarri ha avuto così poco successo all’Inter?
«Purtroppo i risultati all’Inter contano tutto e se non porti risultati l’Inter cambia allenatore. Mi è dispiaciuto che non sia rimasto più a lungo. Mazzarri ha qualità, ha la sua filosofia e penso che in un’altra squadra farà molto bene».
Tu andavi d’accordo con lui, mai avuto problemi?
«Sì, mai avuto nessun problema con Mazzarri».
Con Mazzarri spesso i giocatori cambiavano ruolo, come ad esempio Mateo KovaÄiÄ, così anche tu hai giocato davanti alla difesa, mezzala, in mezzo. Anche questo fatto ha contribuito all’insucesso dell’Inter di Mazzarri?
«Diciamo di sì, lui comunque aveva questa mentalità e aveva giocatori che potevano ricoprire più ruoli. È sempre meglio avere polivalenti in squadra. Però erano sue scelte io non posso giudicarle, posso dire che ha provato sempre a mettere i migliori giocatori che aveva in campo».
Con Mancini invece, qual era il tuo rapporto ?
«Ottimo, come ti dicevo prima è un grandissimo allenatore che ti insegna tante cose».
Cosa pensi del presidente Erick Thohir, hai mai parlato con lui, che impressione ti ha fatto?
«Ma ci salutava sempre, mi sembra una buona figura presidenziale, sta facendo bene e mi sembra che l’Inter piano piano stia tornando in alto. Ha rinnovato anche molte cose alla Pinetina, può essere un ottimo presidente per l’Inter in futuro».
Cosa manca secondo te all’Inter di oggi per tornare in alto?
«Non molto secondo me. Se sono lì significa che hanno le qualità per arrivare in cima, Scudetto ma anche Coppa Italia, sono in semifinale e tutto è possibile. Credo possano fare grandi cose».
Quale il compagno nerazzurro con cui sei rimasto più legato mentre eri all’Inter?
«HandanoviÄ e Ranocchia, passavamo tanto tempo insieme, sono bravissimi ragazzi. Ma alla fine posso dire che con tutti mi trovavo bene, certo loro due mi mancano sicuramente di più. Stavo veramente bene, mi è dispiaciuto quando sono andato via».
Momenti indimenticabili e qualche aneddoto particolare che ricordi di quando eri all’Inter ?
«Porterò sempre con me il derby vinto 1-0 con gol di tacco di Palacio, bellissimo me lo ricorderò per tutta la vita. Aneddoti… dovrei dirtene tanti, ogni giorno con Ranocchia facevamo scherzi…».
Chi era la vittima preferita?
«Devo confessarti che il migliore scherzo che ho fatto l’ho fatto proprio a Ranocchia quando gli ho tolto tutte le gomme dell’automobile. Avresti dovuto vedere la faccia…».
Un tuo messaggio ai tifosi nerazzurri
«Grazie a tutti per questi due anni e mezzo in cui sono stato benissimo con voi. L’Inter può lottare per i maggiori obiettivi e dovete stare sempre vicino alla squadra perché c’è grande bisogno di voi, siete molto importanti».