Comincia la conferenza stampa di presentazione per il nuovo acquisto dell’Inter, Martins Eder, acquistato dai nerazzurri in prestito con obbligo di riscatto fissato per giugno 2017. Questi gli argomenti trattati:
Cosa significa essere all’Inter a 29 anni?
“Opportunità enorme, dimostrazione di tanto sacrificio messo in questi tanti anni giocati in Italia. Grandi responsabilità ma sfida bella, ringrazio società ed il presidente per questa opportunità”;
Sull’interesse del Leicester?
“C’era anche il Leicester, ma ho sentito il mister Mancini e quando ho saputo dell’interesse dell’Inter, conoscendo il suo blasone, la decisione è stata molto bella”;
In questo momento uno dei problemi dell’Inter è fare gol, tu hai segnato più di tutti i calciatorei dell’Inter, ti dà responsabilità questa cosa?
“Assolutamente no, non sono essenziali i gol, prendete Callejon. Importante è il lavoro collettivo per arrivare alla vittoria. Per gli attaccanti i gol sono importanti, ma in alcune partite come quella contro il Sassuolo, l’Inter è stata molto sfortunata”;
Pensi di essere stato sottovalutato in questi anni dai grandi club?
“Prima io non avevo la stessa testa, non mi curavo come adesso. Ho girato tanto, ma quando ho avuto l’opportunità di arrivare alla Sampdoria mi sono detto di mettere la testa a posto e di pensare solo a lavorare, con serietà e professionalità”;
Hai sentito Conte in queste ore?
“No, non ho sentito il ct”;
C avevi già sperato ad agosto di venire all’Inter?
“Si C’è stata la possibilità, ma adesso sono qui ed è questo che conta”;
Derby partita speciale? Potresti ripetere l’esordio di Sneijder?
“Ricordo quell’esordio. Il derby è una partita che si prepara da sola, io sto bene fisicamente e sono a disposizione del mister”;
Che idea ti sei fatta di Icardi?In che modulo ti trovi meglio?
“Non è detto che giocherò accanto a Mauro, ci sono tanti attaccanti validi qui. Il modulo non è un problema, mi adatterò alle scelte del mister”;
Come spiegheresti la scelta dell’Inter di puntare su di te?
“Perchè c’è grande professionalità a disposizione della causa”;
Senti pressione?
“No, anzi”;
Hai parlato con Alvareez e Silvestre? Ti hanno aiutato a decidere?
“No, la scelta l’ho presa con la mia famiglia, ho parlato con loro e mi hanno aiutato a valutare, avendomi parlato molto bene dell’Inter”;
Come lasci la Sampdoria?
“Normale che i tifosi siano dispiaciuti, ma io ho dato tanto alla Sampdoria, cosi come la Samp mi ha dato tanto, la società, i tifosi, il presidente Ferrero. Posso solo dire grazie a loro per avermi fatto crescere”;
Come mai la scelta del numero 23?
“Perchè ricordo che quando stavo arrivando alla Samp vidi un cartello con il numero 23 e scelsi quel numero. E quindi, dato che mi ha portato fortuna, ho chiesto a Ranocchia, che ieri è arrivato lì alla Samp, se potevo prenderlo anche qui all’Inter”;
Sullal lotta per loo scudetto:
“L’Inter ha dimostrato che anche senza Eder può giocarsela. Io sono venuto qua per dare una mano al mister, per essere un’opzione in più e quando ci sarà bisogno io sarò pronto”;
Anche con te Mancini è stato fondamentale per la scelta?
“Tutti, sia la società che il mister”.