Roberto Mancini ha parlato ai microfoni di Premium Sport dopo il pesante 3-0 subito nel derby, dove sono emersi ancora una volta tutti i problemi dei nerazzurri
Ecco le parole del tecnico dell’Inter : “…sicuramente i risultati non sono positivi e non abbiamo fatto delle buonissime gare. Complimenti a loro che hanno vinto ma non è il risultato giusto. Concediamo troppo, dobbiamo lavorare per uscire da questa situazione. Espulsione? io non ho detto nulla di offensivo, ma loro sono cosi, particolari, suscettibili”
Sulla moviola e gli errori arbitrali (ad esempio episodio Eder–Donnarumma): ”Non so cosa dire sul fallo. Si vede che Damato non conosce la regola. (Alex-Icardi calcio di rigore) Davvero non so cosa dire sugli episodi, abbiamo perso 3 a 0, abbiamo fatto una buona partita, c’era un’espulsione nel primo tempo che non è stata data. Vorrei capire se le regole sono uguali per tutti, l’arbitro è stato un disastro insieme ai suoi collaboratori. Abbiamo fatto una buona gara e non posso dire che abbiamo demeritato, e dopo il rigore abbiamo avuto un calo e abbiamo finito la partita. Il primo tempo avremmo dovuto chiuderlo in vantaggio”
Sulla scelta di inserire dal primo minuto Santon: “Davide stava bene è un po’ che non giocava, avevo bisogno di qualcuno fresco. Questo mese ci va tutto storto e non credo che meritassimo di perdere tutte queste partite, ci dispiace ma dobbiamo lavorare per uscir fuori da questa situazione”
Su dove si deve intervenire per cambiare rotta: “Probabilmente dobbiamo intervenire su tutto, la nostra difese deve tornare ad esser forte come all’inizio e avere il supporto di tutti i giocatori, dobbiamo avere giocate lineari, fare gol, ma abbiamo avuto discrete occasioni. Credo che Handa avesse fatto una sola parata. Come mercoeldi, abbiamo perso, i ragazzi hanno fatto il massimo, mi prendo io tutte le responsabilità”
Sul gesto a fine gara: “Quella su Sinisa era una battuta, ho parlato ieri ho spiegato che era una battuta. Ho fatto il dito medio mentre uscivo, ho preso degli insulti e non dovevano essere loro li perché ci dovevano essere degli steward”.