L’ex terzino dell’Inter, Martin Montoya, trasferitosi a gennaio al Betis Siviglia, è tornato a parlare del periodo in nerazzurro ai microfoni di Marca. Questo quanto affermato dallo spagnolo:
Sul passaggio al Betis:
“Può rappresentare un passo avanti per me. Sapevo di venire ad un grande club come il Betis e che l’importante per me era giocare. All’Inter, in sei mesi, non ho giocato quanto avrei voluto e un calciatore quello che vuole è sentirsi utile e avere fiducia. Non è un passo indietro il Betis, al contrario è un gran club”;
Cosa non è andato in Italia:
“Non so dire, era tutto diverso al Barcellona, da dove arrivavo. Lì tutto riguarda il bel gioco, l’avere il pallone quasi sempre, essere offensivi e quando c’è da difendere, farlo tutta la squadra insieme. In Italia si guarda più la tattica, la difesa, l’allenatore forse ha considerato che vengono da un posto dove il calcio è molto diverso rispetto all’Italia”;
Sul progetto Inter:
“Certo non mi sarei mai immaginato di andare via dall’Inter dopo soli sei mesi. Era un grande progetto, con tanti giovani, con voglia di fare qualcosa di grande. Questo è quello che mi aveva attratto, pensavo di giocare regolarmente. E’ per questo che ti comprano e scommettono su di te, immagino. Però se dopo cinque mesi ti accorgi che non puntano per niente su di te, allora devi trovare una soluzione”.