Marco Bellinazzo, giornalista del Sole 24 Ore, ha parlato attraverso le pagine di goal.com, della delicata situazione finanziaria dell’Inter: ”400 milioni di debiti, ma..
”Si proiettano più minacciose le ombre di una gestione che nel primo biennio ha accumulato 240 milioni di perdite, che farà molta fatica a rispettare il diktat Uefa, imposto per le violazioni al Fair play finanziario, di un rosso 2016 di soli 30 milioni e che ha uno stock di debito di oltre 400 milioni di euro, inclusi i 108 milioni prestati da Thohir all’Inter, cui si aggiungono i pagherò del calciomercato estivo 2015, per circa 50 milioni”.
Ha poi continuato sul rischio di un fallimento della società: ”Un rischio di fallimento c’è, anche perchè le scelte della proprietà non sono andate verso un risanamento dei conti. Si è voluto rischiare per raggiungere subito alcuni obiettivi, come la Champions League. Un fallimento sarebbe ”normale” per un’azienda di qualsiasi altro settore che ”sbaglia” clamorosamente business plan. Però l’Inter rappresenta calcisticamente ciò che nel mondo finanziario sono certe banche, ovvero, ”Too Big to Fail”, troppo grandi per fallire. Inoltre nello scenario peggiore, per l’Inter ci sarebbero due elementi patrimoniali che potrebbe consentire di uscire dalle secche, evitando di portare i libri in tribunale magari rinegoziando il debito, ripensando piani di sviluppo, dirigenza ed assetto azionario: un brand tuttora unico e una rosa che vaale più di 250 milioni”.