Mancini: “Momento delicato, sul ritiro e la presenza di Mourinho…”
Cosnueta conferenza stampa per il tecnico dell’Inter, Roberto Mancini, alla vigilia del match di campionato contro la Sampdoria, fondamentale per i nerazzurri per riprendere il trand positivo interrotto un mese fa. Queste le sue parole:
Sul ritiro:
“Stare in ritiro non piace a nessuno ma era giusto cambiare qualcosa per cercare di virare questa situazione negativa. Speriamo cambi qualcosa”;
Sul modulo:
“Secondo me non cambia molto variare modulo, alla fine il sistema non incide troppo. Non abbiamo mai variato. Le modifiche in attacco sono andate abbastanza bene, potevano far meglio”;
Sugli ultimi risultati negativi:
“Il calcio è questo a volte succedono cose che non ti aspetti, entri un trend negativo e poi di colpo torni a vincere facendo filetti importanti come all’inizio. Non è una questione fisica, tecnico-tecnica. Le cose non sono andate bene e bisogna accettare anche questo. CI sono motivazione, anche strane, questa è una partita di calcio, va cosi. Per questo siamo stati zitti dopo Firenze”;
Su possibili cambiamenti:
“Nel girone di ritorno abbiamo perso 2 volte non 6, i buoni risultati ottenuti nell’andata ci hanno permesso di rimanere ancora li. Non possiamo cambiare a caso, bisogna cambiare in modo intelligente”;
Su Palacio:
“Giocatore straordinario, anche quando non fa gol. Esempio per tutti, per comportamento, per gioco, peccato per l’età che per lui passa come per gli altri, ma nonostante tutto è sempre li”;
Sul nervosismo:
“Capita a tutti, a parte Eriksson. Tutti gli allenatori si arrabbiano. Ma così potete scrivere di più, dovete ringraziarmi”;
Su cosa ha detto ai calciatori:
“Ritrovare tranquillità e consapevolezza. E’ come quando un centravanti non fa gol, in un niente cambia tutto. Se tra 5 partite saremo terzi, si dirà di nuovo il contrario. Dobbiamo parlare di meno, se fosse per me non farei neanche la conferenza stampa. Dobbiamo lavorare e fare il massimo possibile per tornare in forma”;
Sulla presenza di Mourinho:
“Tutti possono vedere la partita, Moratti è proprietario al 30%, può invitare chiunque. Momento delicato? Anche un’amichevole contro la Primavera sarebbe delicata ora, tutte sono delicate finché non ne usciamo. E la Samp è in un momento complicato, le auguro di uscirne fuori”;
Sul riscatto di Telles:
“Telles è un giocatore bravo, deve solo fare esperienza nel campionato italiano. Ha grandi possibilità, se ne discuterà a fine anno”;
Sul possibile rinnovo di Nagatomo:
“Nagatomo si sta parlando del rinnovo, poteva andare in Premier a gennaio ed è voluto restare”;
Sulla squalifica di Kondogbia:
“Sono dispiaciuto, spero gli tolgano una giornata”;
Sulle sensazioni di Thohir:
“Dopo una partita persa all’ultimo minuto, le sensazioni sono difficili da decifrare. Lui era abbastanza tranquillo, consapevole che si possa arrivare terzi”;
Su Eder:
“Non credo che sarà condizionato. Non ha fatto gol ma è sempre stato importante in queste partite. Ha sempre lavorato bene, è un ragazzo serio. Credo che abbiamo fatto un buono acquisto”;
Sulla rimonta per il terzo posto:
“Possibilità ci sono per arrivare terzi, partite ce ne sono. Quando si recupera e si centra un obiettivo è importante”;
Solo tre centrocampisti a disposizione:
“Chiameremo un Primavera probabilmente, saranno quattro. Qualche altro può fare il centrocampista, soluzioni ne abbiamo”;
Su Melo:
“Spero che torni a essere quello dell’inizio, quando è stato fondamentale per esperienza e qualità”;
Sui cinque titolari per domani:
“Non li so”.