Domani oltre a Josè Mourinho, ospite a San Siro ci sar anche Ronaldo il Fenomeno, che assisterà insieme a Massimo Moratti al match di campionato tra Inter e Sampdoria. Intercettato dai microfoni di Premium Sport, il brasiliano non ha escluso un futuro da dirigente in nerazzurro. Queste le sue parole:
“Un giorno dirigente dell’Inter? Può darsi, non si sa mai. Ora sono impegnatissimo con la scuola calcio che ho creato, la Ronaldo Academy, e altri progetti come la squadra in America, ma sarebbe un grande piacere affrontare una sfida di questo tipo con l’Inter. Non possiamo escludere niente. Oggi ho pranzato con Moratti, è stato bellissimo perché io mi sento parte della famiglia nerazzurra: l’Inter rimarrà sempre la mia grande famiglia. Abbiamo parlato di tutto, di calcio e delle nostre situazioni personali: in passato abbiamo commesso degli errori, ma ci siamo perdonati. Se venderà mai le quote? L’ho trovato molto più sereno di prima: prima era molto più nervoso e ora è più tranquillo. Per me, qualsiasi cosa decida, sarà sempre il primo tifoso nerazzurro. Se tornerà presidente e vorrà chiamarmi, io ci vengo: c’è da vedere un po’ di cose, aspettare il momento giusto, ma non escludo nulla”;
Sul momento dell’Inter:
“Le ultime partite sono andate male, speriamo che riprenda a vincere. Vediamo come finisce quest’anno: è un momento difficile, anche se sono stati fatti acquisti importanti. Sono fiducioso, la lotta per lo Scudetto, per me, non è ancora finita. Icardi? Non è facile il ruolo dell’attaccante, perché devi sempre fare gol e fare gol sempre è difficile. Mancini? Ha un legame molto forte con l’Inter. Non so come sia come allenatore, ma è sicuramente uno dei migliori al mondo;
Sui calciatori con il quale vorrebbe giocare ora:
“Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar… Ma il più grande per me è Pelè, Maradona al secondo posto. Poi Messi, Cristiano e Neymar. Io non mi metto nella classifica, sarebbe da egoista, ma se qualcuno mi mette in questa lista sarei contento. e Barcellona, Real e Bayern sono i favoriti.
Un allenatore da cui avrei voluto essere allenato? Mourinho e Guardiola”.