Il presidente dell’Inter, Erick Thohir, ha parlato delle strategie della società nerazzurra e dei piani varati in caso di qualificazione o meno in Champions League, ai microfoni di Sky Sport:
Sul viaggio a Parigi:
“Come sempre è una buona cosa incontrare gli altri presidenti. Mi è capitato lo stesso a Madrid con Florentino Perez e in Cina, dove avevamo incontrato anche Karl-Heinz Rummenigge. Nasser Al-Khelaifi ci ha invitato a Parigi. È stato un piacere andarci perché abbiamo già giocato due volte con il Paris Saint-Germain, la scorsa stagione e quest’anno. Potrebbero essere organizzati altri match in futuro. Allo stesso tempo, per esempio, l’altra sera ho cenato con il vice presidente del Monaco. È una cosa positiva essere in contatto con gli altri club. Non abbiamo parlato di giocatori e di mercato, è più una questione di relazioni. È importante che i grandi club abbiano dei buoni rapporti tra loro. È per questo che insisto sull’importanza di avere buone relazioni anche tra i club di Serie A, perché altrimenti avremmo strategie differenti. Confrontandoci, avremmo la possibilità di andare tutti nella stessa direzione”;
Sul ritiro:
“Il ritiro è stata una decisione presa da Roberto Mancini, insieme alla nostra dirigenza. Penso sia una cosa positiva, anche se non è molto frequente in altri paesi. È un bene per i giocatori avere l’occasione di restare insieme per tre-quattro giorni. In tranquillità, per fare gruppo. Domani dobbiamo vincere, abbiamo un’ottima squadra e Roberto Mancini è il tecnico migliore per noi. Penso che la nostra sia una rosa competitiva e l’abbiamo anche rinforzata nel mercato di gennaio. Abbiamo ancora tredici partite da giocare, la squadra deve rimanere tranquilla e combattere per gli obiettivi”;
Sull’accordo con Pirelli e i piani previsti con o senza qualificazione in Champions League:
“Con Pirelli è una relazione che continua da tempo. L’accordo è un aspetto positivo per i nostri rapporti, abbiamo esteso di altri cinque anni la partnership. Diventa così la più lunga sponsorizzazione in Italia, in ambito calcistico, e tra le più lunghe d’Europa. Pirelli è un grande marchio, così come l’Inter. Lavorare insieme è un bene per entrambe le parti. Soprattutto ora collaboriamo guardando all’Asia come terra di possibili partnership future. È bene decidere insieme qual è la strategia migliore per penetrare il mercato asiatico. Comunque, a parte questo, abbiamo un piano per ogni situazione si presenti: uno in caso di qualificazione in Champions, uno per l’Europa League e uno da applicare nel caso in cui dovessimo rimanere fuori dall’Europa. Ovviamente, se ciò dovesse succedere, non andrebbe bene. I ricavi stanno crescendo e abbiamo costruito una squadra già competitiva. Ovviamente, andando in Champions League, avremmo la possibilità di investire ancora”;
Sul partner in Cina:
“A questo proposito ho visto che è stata fatta un po’ di confusione. Stiamo cercando degli sponsor a livello globale: in Indonesia, in Cina, ovunque. Non abbiamo tra i nostri sponsor una compagnia aerea, motivo per cui in passato è stato anche fatto, per esempio, il nome di Garuda. Sì, noi stiamo cercando dei partner, ma intesi come sponsor. Hainan sta cercando una collaborazione a livello di sponsorship, ma allo stesso modo abbiamo parlato con altre compagnie aeree, sempre come potenziali sponsor. In Cina ora la situazione sta cambiando: stanno infrangendo il record di denaro speso per comprare giocatori, stanno costruendo un campionato competitivo e come club è un bene creare connessioni con loro. Non abbiamo parlato con nessuno seriamente per quanto riguarda l’acquisizione di quote. In futuro non si sa mai, non possiamo chiudere gli occhi perché il mondo sta diventando sempre più globale e perché è positivo se troviamo partner che possano contribuire a far crescere l’Inter”;
Sulla presenza di Ronaldo e Mourinho a San Siro:
“È una cosa bellissima che vengano al “Meazza”. Ho incontrato Ronaldo a Parigi, sono un suo fan. Abbiamo affrontato tanti discorsi, è una cosa molto bella che venga a San Siro e forse, in giro per il mondo, lavoreremo anche con Ronaldo. Per quanto riguarda Mourinho, l’ho incontrato a Giacarta qualche anno fa, non ero ancora presidente dell’Inter. Lui è un grande allenatore, ha fatto la storia dell’Inter, ma noi adesso abbiamo Roberto Mancini, che a sua volta ha scritto la storia del nostro club ottenendo ottimi risultati. Ha vinto cinque scudetti, credo fermamente che possa risollevare la squadra. Guardate quanto è già cambiata l’Inter rispetto all’anno scorso, ma naturalmente abbiamo bisogno ancora di tempo, anche se questa non deve essere una scusa. Mancini sa benissimo qual è il nostro obiettivo: vogliamo andare in Champions League. Ecco anche perché in questo momento è così serio e determinato nel voler stare vicino ai giocatori”;
Su Icardi:
“Icardi fa parte di un progetto. Murillo, Miranda, Medel, Kondogbia ad esempio, così come Icardi, fanno parte di un progetto. Lo stesso vale per Telles, Ljajic, Jovetic e gli altri. Abbiamo un piano che li include tutti. Palacio, per esempio, ha rinnovato, con Nagatomo ne stiamo parlando ora. Vogliamo costruire un blocco che possa rimanere per 2-3 stagioni. Non possiamo cambiare la squadra tutti gli anni. Quindi dobbiamo mantenere la struttura della rosa e magari comprare ancora 2-3 giocatori”;
Rimarrà questa squadra anche senza Champions?
“Sì. La Champions è il nostro obiettivo, poi chiaramente può capitare che a volte i risultati non siano quelli sperati. Ma per noi è davvero importante la partita contro la Sampdoria. Credo che mi incontrerò a pranzo anche con il presidente Ferrero nei prossimi giorni. Mi fa piacere tenere i rapporti. Adesso, però, pensiamo a domani. Sarà bello vedere i tifosi allo stadio e incontrare alcune delle nostre leggende”.