Ronaldo: “Bellissimo rivedere Moratti, andai via perchè…”
Tornato in Italia, dove ieri sera ha assistito ad Inter-Sampdoria, Ronaldo è stato ospite anche della trasmissione Che tempo che fa, di Fabio Fazio. Queste le sue parole:
Sul suo ritorno in Italia:
“Mi trattano sempre molto bene, è come tornare a casa, ho trascorso sette anni stupendi”;
Ti rivedi ogni tanto sul web?
“Sì, ogni tanto guardo sul web le giocate e i gol. Ora gioco più spesso a tennis, perché mi sono fatto tanto male e non gioco più a calcio. Faccio il dirigente con la mia squadra dei Fort Lauderdale Strikers (compagine della NASL, campionato statunitense, ndr), è molto divertente e direi che mi merito di stare vicino a Miami dopo aver sofferto il freddo di Eindhoven. Solo in Cina si gioca a calcio più che negli Usa, anche perché c’è più gente; ora in Cina sto andando parecchio, ho fatto una scuola calcio col mio nome. Devono imparare tanto ma stanno facendo tantissimi investimenti sul calcio”;
Sulla sua adolescenza:
“Giocavo in una squadra di un barrio di Rio de Janeiro, da lì sono partito a giocare sul campo. All’epoca pensavo solo al pallone, poi dopo ho cominciato a pensare ad altre cose, ma ora ho 4 figli e a 40 anni non faccio più certi pensieri”;
Sul fatto che alcuni calciatori come Messi e Ibrahimovic lo abbiano eletto come loro idolo:
“La mia ambizione non è mai stata essere il migliore, ho cercato di migliorare ogni giorno giocando a pallone. Ho lavorato tantissimo, da sempre ho fatto il calciatore. Una volta ho visto un’intervista di Zico, che non era bravo col sinistro; lui stava ore e ore a calciare col sinistro e ho iniziato a fare come lui per migliorare il mio mancino”;
Sul suo addio al calcio:
“Io mi sono preparato per quel momento, da tanto soffrivo di dolori un po’ dappertutto. Ho studiato parecchio per andare avanti, perché quando finisci di giocare a 35 anni hai ancora tutta la vita davanti. Ho aperto un’agenzia di pubblicità iniziando a fare progetti legati al calcio”;
Su Totti:
“Sta a lui decidere se andare avanti, io non sono andato avanti perché dopo i guai alle ginocchia è arrivata la pubalgia e a quel punto, piuttosto che andare sotto i ferri un’altra volta, ho preferito dire basta. Ci sono però dei fastidi non verificabili d’impatto, come quelli ai gemelli del polpaccio. Scuse? Mai usate, a parte forse quella del Carnevale”;
Sull’incontro con Moratti:
“E’ stato bellissimo, non lo vedevo da molto tempo. La nostra storia si è interrotta in maniera brutta perché lui preferì Hector Cuper a me. Ho sempre ritenuto assurdo prendere certe decisioni, ma con Cuper non ho mai legato. Eppure con lui facevamo saune e chiacchierate insieme, come altri giocatori. Forse non ce la facevo più a vederlo in sauna”;
Sul campionato italiano:
“E’ migliorato il livello, ci sono quattro squadre che possono contendersi il titolo. La Juve è sempre forte, l’Inter è in condizione, poi Napoli e Fiorentina stanno facendo bene. Sono squadre che negli anni scorsi non erano in grado di competere”.