L’ex storico difensore dell’Inter, Ivan Cordoba, ha parlato senza peli sulla lingua in un’intervista rilasciata a CorriereTv, attaccando Walter Mazzarri e l’attuale presidente, Erick Thohir, parlando delle voci che volevano dei clan nello spogliatoio nerazzurro e dell’allenatore che più di tutti ha scritto la storia all’Inter, Josè Mourinho:
Sui clan:
“C’erano già certezze ma sono state costruite dopo tanti anni. Si raccontava dei gruppi, dei clan e invece era un gruppo troppo forte, ci vedevamo tutti i giorni ma era bello passare il tempo anche con i nostri cari”;
Su Zanetti:
“Lui è una macchina, si cura sempre molto bene”;
Su Mourinho:
“Ha pochi dubbi sul suo fare in quanto alla squadra e alla partita. Lascia pochissimi dettagli al caso o alla sorte, quasi niente. Con questo diminuisce la possibilità di pensare che “siamo stati sfortunati, ha piovuto troppo”;
Su Mazzarri:
“Non c’è stata un’anima in quella gestione, non si sono incontrati l’Inter e l’allenatore. Aveva le sue idee, ha dimostrato di essere un buon allenatore con Napoli e Reggina. Ma la dimensione dell’Inter era troppo per lui”;
Sulla possibilità di andare al Milan:
“No, io volevo vincere qua. Non volevo essere ricordato come uno qualunque della storia dell’Inter, uno che è servito solo per le figurine Panini”;
Sul suo addio all’Inter:
“Sono successe tante cose, non è bene parlare di questo ora”;
Su Thohir:
“Diciamo che è meno passionale”;
Differenza tra calcio e la vita di tutti i giorni:
“Nel calcio si può sbagliare e poi rimediare, nella vita è dura”;
Sul Papa:
“Andava alle partite del San Lorenzo ma io non lo conoscevo. Spero di avergli fatto cosa gradita giocando nel San Lorenzo e magari in una di queste partite mi avrà dato la sua benedizione”.