Consueta conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Bologna per il tecnico dell’Inter, Roberto Mancini, che ha parlato della partita di domani sera contro i rossoblu, ma anche di mercato. Questi i temi trattati:
Sugli stimoli:
“Mi piace fare questo lavoro e gli stimoli li ho. All’Inter ci sono gli stimoli, quando fai quello che ti piace è difficile non averne”;
Su Eder:
“E’ un caso che non abbia fatto gol, ma si è inserito bene e gli manca solo quello. Quando si cambia squadra non è facile, è arrivato in un momento di difficoltà della squadra, ma le prestazioni sue non sono mai mancate”;
Sull’assetto della squadra:
“Non conta il modulo, ma l’attitudine della squadra. Poi possiamo fare gol o meno, Perisic è arrivato alla fine, Biabiany lo abbiamo recuperato. Non avevamo ali di ruolo a inizio stagione. Voi giornalisti impazzite per i numeri, io no. Ne ho sentita un’altra che nemmeno a Coverciano… Vi concentrate solo sul modulo, i giocatori sono 11 puoi giocare in mille modi ma il campo lo occupi sempre bene. La Juve vince sempre col 3-5-2″;
Sui limiti dell’Inter:
“Facciamo sempre le cose al meglio, pensando di prendere le decisioni migliori, poi si può sbagliare. Il risultato poi determina il giudizio finale, come tutti possiamo fare bene o sbagliare”;
Sul Bologna:
“Sono un tifoso del Bologna e sono felice che sia uscito da quella situazione iniziale, merita tutto questo. Donadoni è un bravo allenatore, domani ci sarà da stare molto attenti. Ogni partita nasconde delle difficoltà, loro giocano con tranquillità, ha ragazzi giovani che stanno andando bene e sarà dura, quindi alla Roma non ci pensiamo”;
Sugli alti e bassi della squadra:
“Non ci sono stati alti e bassi tremendi. Picchi altissimi nei primi cinque mesi e poi calo di risultati ed errori che fanno parte di una squadra in costruzione. Siamo una squadra abbastanza giovane: Murillo, Icardi, Biabiany, Kondogbia, Brozovic… Dipenderà da cosa faremo alla fine”;
Sul modulo futuro:
“Dipende dai giocatori che hai a disposizione, all’inizio ali non ne avevamo e non potevamo fare un certo tipo di gioco”;
Su Ibrahimovic:
“Il numero di telefono non ce l’ho, Zlatan è un fuoriclasse e lo ha dimostrato anche nel match col Chelsea. Io non lo lascerei partire se fossi nel Psg e mi sembra difficile che lo lascino andare. Non è così semplice lasciare una società come il Psg”;
Quali soddisfazioni in questa stagione:
“Siamo migliorati tanto, nei primi mesi sempre in testa ed è stato molto gratificante”;
Fioretto per il terzo posto:
“Possiamo arrivarci senza fare fioretti. Dobbiamo fare bene ultime 10 partite”;
Su come si è allenato Ljajic questa settimana:
“Il corpo c’era… Lui si allena male quando pensa di non giocare, quando sa che può giocare, fa bene”;
Su Telles ed Icardi:
“Su Telles puntiamo molto, ha passaporto italiano, ha qualità e dipenderà anche da accordo tra le due società. Icardi è il capitano e il centravanti dell’Inter, ha un contratto lungo e non ci sono problemi”;
Ancora su Ljajic:
“Mi piace avere giocatori come Ljajic, ti fanno arrabbiare ma fanno al differenza. Spero sempre che non disperdano il loro talento, ne ho visti tanti passare e poi perdersi”;
Che rapporti con il presidente del Bologna, Saputo?
“Ci siamo conosciuti attraverso un amico comune, sono felice che lo abbia preso. Sono nato calcisticamente lì, il Bologna ha sempre sofferto e sapere che lo vuole portare in alto è bello”;
Su un possibile ritorno al Bologna:
“Non lo so, vediamo cosa succederà. Sono bollito, ma qualche anno ancora lo faccio”;
Le condizioni di Murillo e Jovetic:
“Murillo bene, Jovetic salta anche la Roma penso ormai rientrerà dopo la sosta”;
I pericoli del Bologna:
“Il Bologna ha una quadratura, giovani, bravi, E’ uscita dalla zona bassa della classifica, difendono bene, non danno spazi ed è difficile fargli gol. Davanti ha Destro, Giaccherini, Mounier, hanno Diawara in mezzo al campo”;
Su Balotelli:
“Non l’ho visto giocare ultimamente. Speri sempre che succeda qualcosa, che torni indietro di qualche anno, o che torni quello che era”;
Sulla partecipazione di Miranda a Copa America e Olimpiadi:
“Parleremo con Dunga, difficile che possa fare le Olimpiadi. Finiscono il 20 agosto poi avrebbe bisogno di due mesi di vacanze e mi sembra piuttosto difficile”;
Differenze tra Soriano e Brozovic?
“Soriano ha più esperienza, ha dimostrato di avere qualità, Brozovic deve crescere molto e ha prospettiva enorme. Sa giocare corre tanto, Soriano è più avanti per esperienza. Ma Marcelo avrà grande futuro”.