Il giornalista Mario Sconcerti ha analizzato la vittoria dell’Inter sul Bologna dagli studi Sky, sembrando però non del tutto soddisfatto, o per meglio dire cercando il pelo nell’uovo nelle ultime prestazioni dei nerazzurri:
“Peserà molto l’assenza di Icardi. Anche quella di Palacio, ma lui data l’età è più a intermittenza. Credo che la Roma sia un gradino sopra ora che non ha più problemi di coppa. Credo che la Roma sia nettamente favorita, la Fiorentina meriterebbe qualcosa in più perché ha battuto due volte l’Inter. Mi sembrerebbe importante che l’Inter provi a mantenere la strada in queste partite per vedere che cosa si potrà costruire il prossimo anno. Il terzo posto è giusto pensarci, ma è difficile. Con la Juve c’è stato un insieme di cose. Riscattare la sconfitta della domenica prima, la Juventus piena di riserve, il Palermo con poca consistenza , il Bologna scolastico. Bisogna aspettare un attimo per essere realisti. Due vittorie che non fanno un’impresa. C’è un maggior movimento e si attaccano i portatori di palla degli altri. C’è una maggiore velocità che non so se dipende dagli avversari non irresistibili.
L’operato di Mancini? Credo che resterà nella prossima stagione. Non annuso aria né di sue voglie di andarsene né di voglie della società di salutarlo. Se uno è affezionato al proprio lavoro tende a rimanere all’Inter perché è una società che sta facendo un grande sforzo. È già nata un’Inter di Mancini.
Miranda? Lo trovo un giocatore estremamente importante. Murillo è un comprimario, Miranda è il giocatore. L’asse. È un giocatore tre volte importante: sa giocare bene a calcio, si vede nelle cose difficili, è un grosso difensore e sa tenere insieme la squadra.
Perisic? Non mi sembra un leader. Sta giocando meglio. Gioca per quello che sa. Il suo è un eterno duello con l’avversario. È un po’ di lato rispetto alla squadra.
Eder? Mancini ha senz’altro delle responsabilità soprattutto perché lo considerava fondamentale. Alla quinta partita è andato in panchina. Un tratto molto costoso di Mancini, compra e poi si stanca. Non credo che in nazionale si possa fare a meno di Eder. Ora è un giocatore quasi prevedibile. Bisogna vedere se Conte vorrà ricostruirlo. Non ha nemmeno troppi avversari. Eder è uno dei pochi che può fare il centravanti o la seconda punta. Credo che andrà agli Europei. Kondogbia non mi piace, non vedo questa crescita. Deve fare di più e deve prendersi delle responsabilità in più. Brozovic con i piedi buoni è un camminatore. L’Inter si è messa su una strada virtuosa. Difficile pensare all’anno prossimo”.