Bellinazzo annuncia: “L’Inter è sul mercato, ecco la situazione”

L’esperto di economia, Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 ore ha parlato della situazione economica dell’Inter nella sua rubrica su goal.com, Goal Economy:

“Nonostante le smentite di Erick Thohir e le prese di posizione rassicuranti di Massimo Moratti, il club nerazzurro è sul mercato. Goldman Sachs, attraverso la sede di Honk Kong, sta cercando un acquirente per rimpiazzare l’attuale proprietà. L’evaporare del sogno Champions, le problematiche contabili del fair play finanziario Uefa e di quello italiano, l’assenza di una prospettiva di sviluppo a breve sullo stadio, hanno messo in allerta la banca Usa, principale creditrice del club con un’esposizione che al momento è di oltre 220 milioni. Fra tre anni, nell’estate del 2019, dovrà essere onorata una rata finale di 184 milioni a garanzia della quale sono stati dati i ricavi dei contratti tv e di sponsorizzazione conferiti alla newco “Inter Media and Communication Srl.

Ma i segnali più recenti non sono affatto confortanti. Da qui la scelta di Goldman Sachs di sondare il terreno attraverso gli uffici di Honk Kong per identificare una nuova proprietà che rilevi la maggioranza della Ditta nerazzurra. Di interlocutori non ne mancano, anche se la situazione non appare delle più allettanti. I colloqui però vanno avanti, anche per la spinta degli altri creditori. Nell’operazione di rifinanziamento della società nerazzurra Unicredit ha in effetti erogato i 230 milioni “per conto” di investitori istituzionali stranieri (a parte una quota da 20 milioni della Popolare di Milano), tra cui appunto Goldman Sachs con 50 milioni, Cit bank e soprattutto la Metropolitan Life Insurance Company, una società fondata nel 1868, con sede nel prestigioso MetLife Building a Manhattan, che con 70 miliardi di dollari di fatturato annuo è una delle maggiori compagnie assicurative del mondo, e leader del mercato statunitense, giapponese e latino-americano. Sono questi i creditori che hanno “in pegno” l’Inter e che non intendono correre più rischi”.