E’ tempo di Roma-Inter e si sprecano le parole ed i pronostici, su Corriere.it anche Mario Sconcerti si è pronunciato sul match analizzandolo in tante sue sfaccettature e “condannando” l’Inter ad un’amara sconfitta (stando ai numeri ndr), queste le parole del giornalista:
“Pronostici complicati questa volta. Ci sono dati sempre evidenti, ma è più difficile interpretarli. Prendiamo Roma-Inter. Sulla carta è una partita abbastanza precisa. La Roma viene da otto vittorie consecutive, dovesse battere l’Inter sarebbe alla sua terza migliore serie di sempre. Ha segnato 14 reti nelle ultime quattro partite in casa, 3.5 a partita. L’Inter non vince in trasferta da oltre due mesi, ha fatto appena due punti in cinque gare. La Roma è in grande forma, l’Inter è migliorata ma ha battuto Palermo e Bologna. La Roma ha segnato 61 reti in totale contro i 39 dell’Inter. L’Inter ha subito tre gol in meno, ma da quando c’è Spalletti la Roma ha preso solo 8 reti e l’Inter 15, quasi il doppio.
Non c’è un solo dato in favore di questa Inter, eppure la partita non può essere data per scontata. C’è una crescita molto forte della Roma, ma c’è anche una crescita dell’Inter. Non credo che Mancini giocherà con il 4-2-3-1, metterà probabilmente tre centrocampisti e rinuncerà a Ljajic regista avanzato. La Roma va contenuta in mezzo al campo. Gioca in modo molto più corto dell’Inter, è più armoniosa, più squadra. Nell’Inter torna Murillo, ma il vantaggio non è la sua qualità in più rispetto a Juan Jesus, la differenza viene dalla copertura della difesa. L’Inter è forte dietro quando ha un centrocampo che la difende, ma per ottenere questo deve rinunciare a un centrocampo che appoggi l’attacco. Fosse risolto questo problema, avremmo una grande squadra. E ancora non c’è. Brozovic è l’unico centrocampista universale che ha l’Inter, gli altri sono ottimi mediani. La Roma ha solo giocatori che costruiscono, perfino troppi (Keita, Pjanic, Perotti, lo stesso Nainggolan, Florenzi). Tra un mediano e un centrocampista c’è la stessa differenza che c’è tra la classe e la forza, non sempre però vince la classe, a volte la forza ti fa diventare insistente, costringe all’errore.
Vedo in sostanza una partita aperta, ma la Roma è migliore. Se il gioco va via regolare vince la Roma. Per evitarlo l’Inter deve trovare qualcosa di diverso dai suoi attaccanti. La mia impressione è che ci saranno non meno di tre gol, non tutti per la Roma”.