Nel corso della giornata di ieri è uscita la notizia circa il rinnovo a vita della carica nell’Inter dell’ex Capitano nerazzurro d’eccellenza Javier Zanetti. In un’interessante intervista, l’argentino ha commentato così a Il Giorno la notizia.
“Sono interista dal primo giorno in cui sono arrivato, per me è una grande dimostrazione di stima. . Mi è dispiaciuto che nella mia ultima a San Siro non ci fosse la Curva Nord per squalifica. La Nord mi ha però fatto un grande regalo aspettandomi fuori dallo stadio, venendo una settimana dopo a Verona e poi al Match for Expo”.
Sul clan di argentini nello spogliatoio: “Tutti pensavano che comandassimo, la realtà è che eravamo grandi professionisti e onoravamo la maglia. Quando non si andava bene si parlava sempre del ‘clan’ perché faceva comodo. Io da capitano non ho mai preso una decisione senza prima consultarmi con il resto della squadra al completo. I brasiliani, con cui si diceva non andassimo d’accordo, erano nostri amici e lo sono ancora”.
Su Calciopoli: “E’ stata una pagina molto triste del calcio italiano. Purtroppo qualcuno, anche all’interno della stampa, fa ancora finta che non sia mai esistita. Dieci anni fa il calcio italiano era visto con vergogna nel mondo. Oggi la situazione è cambiata, per fortuna. Allora tante volte ci siamo fatti delle domande quando eravamo in campo, poi abbiamo saputo cosa stava accadendo”.
Infine, sulle vicende societarie dell’Inter, Zanetti si esprime così: “Credo sia la realtà di questo momento. Il calcio italiano non è più quello di 10 anni fa, ci sono ragionamenti per vendere quote della società e garantire all’Inter un futuro migliore. Società come Inter e Milan hanno bisogno anche di queste opportunità. Erick Thohir vuole solo il bene della società e Massimo Moratti, anche con una quota di minoranza, sarà sempre parte di questa famiglia. Non esiste Inter senza la famiglia Moratti, ha fatto la storia di questa società e anche se ora ha solo la minoranza è sempre presente”.