L’ex giocatore di Inter e Napoli, Salvatore Bagni, ha parlato della stagione dell’Inter, delle questioni societarie dei nerazzurri e di cosa manca per fare il salto di qualità ai microfoni di Itasportpress. Queste le sue parole:
La stagione disputata:
““Quest’anno era davvero difficile fare bene, visto che, giustamente, è stata stravolta la rosa dopo alcuni campionati non esaltanti. Tutto sommato l’Inter ha fatto comunque un buon campionato, forse ha illuso i tifosi di poter vincere lo scudetto o comunque di poter entrare in Champions League dopo quell’inizio brillante, ma a lungo andare si paga il fatto di aver cambiato molto. Tuttavia, c’è da dire che Juventus, Napoli e Roma si sono dimostrate più attrezzate”;
Cosa manca per il salto di qualità:
“E’ una squadra che necessità di più qualità, che è un elemento essenziale per vincere. Mancini lo conosco bene, non è uno che si accontenta del piazzamento. Lui vuole sempre vincere, ha costruito velocemente la squadra e qualcuno forse ha pensato che con le giocate dei singoli poteva vincere il campionato, ma non è così. Si vince con i giocatori che ti danno qualità in mezzo al campo, a prescindere dal modulo che si usa. Si è sentita la mancanza di centrocampisti di un certo livello tecnico, soprattutto nelle partite casalinghe contro le squadre che si sono chiuse dietro. I nerazzurri hanno fatto un bel colpo prendendo Banega per cercare di ridurre il gap qualitativo con le altre big, l’argentino è uno che sa giocare e che sa ricoprire diversi ruoli a centrocampo. Adesso bisognerà vedere come si rinforzeranno le altre squadre come la Juventus, che sicuramente farà qualche operazione a centrocampo, per capire se sarà necessario fare altri acquisti sul mercato per il centrocampo”;
Le questioni societarie:
“Moratti è il mio idolo da sempre, è una persona fenomenale e unica. Ha ricoperto la figura del tifoso-presidente con amore nei confronti dei colori nerazzurri e non si può mettere in discussione. Tuttavia, leggo che la situazione economica dell’Inter non è esaltante e al giorno d’oggi non è facile trovare soci di minoranza che possono mettere capitali freschi nelle casse del club”.