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Amantino Mancini:”All’Inter buono il primo anno, il secondo meno”

L’ex esterno brasiliano di Inter e Roma, Amantino Mancini, ha parlato della sua esperienza in Italia ai microfoni di Gianluca Di Marzio. Il giocatore era in visita a Trigoria al club giallorosso e ha rilasciato le seguenti parole:

Visita a Trigoria:
“È stato incredibile, mi ha fatto un bellissimo effetto rivedere la gente, il popolo, tutti i tifosi che ancora si ricordano. Sono uscito da Trigoria più romanista di prima”. 

Spalletti:
“Per me è stato come un padre. Capisce di calcio, mi ha insegnato molto. Alla Roma ho giocato ad altissimi livelli, sono entrato nella storia del club. A Trigoria ho rivisto persone che non vedevo da anni, tutti si ricordavano di me. Ho incontrato anche il ds Sabatini, Baldissoni”.

Cosa faccio ora?
“Un mese fa ho smesso di giocare in Brasile, ero al Vila Nova. Ora vediamo, sono qui in Italia. Mi sono sempre trovato bene, vediamo”.

L’esperienza all’Inter:
A Milano vinsi lo Scudetto e la Supercoppa Italiana con Mourinho. Il primo anno andò bene, l’allenatore mi diede la possibilità di giocare (27 presenze e un gol, ndr). Poi l’anno successivo non andò come previsto e a gennaio passai al Milan”.

Passaggio in rossonero:
“Andò così, così. Non sono riuscito ad esprimermi al meglio, ma ringrazio entrambe le squadre e la città, mi hanno dato veramente tanto”. 

La Copa America:
“Ho avuto la fortuna di vincerla con la Seleçao nel 2004, in Perù. Mi ricordo la finale. Fino al 43esimo del secondo tempo stavamo perdendo 2-1, poi Adriano pareggiò e vincemmo ai rigori. Fu una sensazione bellissima, poi la Coppa America è una competizione particolare, strana. Vincerla è difficilissimo”.