Il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando, ha analizzato le sconfitte di Inter e Milan nel suo editoriale sulla Rosea, spiegando come i nerazzurri non hanno voluto perdere appositamente con i neroverdi:
“Con ammirevole coerenza Inter e Milan hanno chiuso perdendo una stagione da mal di pancia. Tre sberloni ciascuno. Ma i loro gridolini di dolore sono stati sommersi dall’ovazione con cui il San Paolo ha celebrato l’apoteosi del meraviglioso Gonzalo Higuain: 36 gol in 35 partite. (…) Non si pensi che l’Inter abbia perso per fare un dispetto ai cugini. No, l’Inter ha perso onestamente per conto suo, perché non sa battere il Sassuolo; perché è immatura nell’anima, incapace di imporsi un finale dignitoso e di soffrire per una vittoria che, anche se inutile, avrebbe innescato quell’abitudine al successo che andrà coltivata nella stagione prossima.
Mancini potrà dire a Thohir: «Visto che pasticci Telles e Murillo? Mi compri campioni veri o straccio il contratto». Ma Thohir potrebbe anche replicare: «Visto come gioca bene Di Francesco con Acerbi e Politano che non hanno vinto il Pallone d’Oro? Cerchi di procurarmi in fretta automatismi così spettacolari o il contratto lo straccio io». Prima di far esplodere la sua Euro-gioia, il Sassuolo deve aspettare la finale di Coppa Italia e tifare Juve. Noi invece non aspettiamo e celebriamo subito il Leicester d’Italia”.