Moratti: “Pelè era nostro, ecco perchè saltò tutto”
L’ex patron dell’Inter, Massimo Moratti, ha svelato un clamoroso retroscena sul fuoriclasse brasiliano, Pelè, che sarebbe stato davvero ad un passo dal vestire la maglia nerazzurra, dichiarando perchè sia saltato tutto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport:
“Eh sì, a malincuore, ma papà dovette aderire a quella richiesta: dall’altra parte del telefono c’era un uomo preoccupatissimo per la sua incolumità… Quando ho letto del Milan sulla Gazzetta in effetti sono rimasto sorpreso. Può essere, per carità, però di sicuro fu l’Inter il primo club europeo ad avere in mano quel campionissimo. Ricordo perfettamente che avevamo preso Pelé per la stagione 1958-59, lui era il ragazzino capace di stupire il mondo in Svezia, papà scattò subito e se lo assicurò, anticipando altre società interessate. Contratto regolare, firmato e solo da depositare. Ma appena la cosa fu orecchiata in Brasile, la gente si scatenò contro i dirigenti. E allora come fai… Trovi un esagitato che davvero va ad aggredire il presidente del Santos… Non era più un affare calcistico ma un caso di coscienza e così papà stracciò quel contratto”.
Possibili nuovi tentativi:
“Sì, sì. In età più matura tornammo alla carica ma o per via delle frontiere chiuse o per un altro motivo non si concretizzò. Insomma ci siamo sfiorati e Pelé ha seguito con attenzione l’Inter di quel periodo tanto che a un certo punto fece un elogio al nostro Mariolino Corso, definendolo l’unico italiano che avrebbe figurato degnamente nel suo Santos e nel suo Brasile. Mario è sempre stato giustamente orgoglioso di queste parole e anche tutti noi, che lo abbiamo eletto fra i nostri campioni più amati. Non a caso, Mario veniva chiamato il piede sinistro di Dio…”.