L’Inter può investire forte da subito, Paolillo ci spiega come

Il cambio di proprietà in casa Inter potrebbe presto portare i nerazzurri ad essere tra le big d’Europa. Il FPF è un problema relativo che sembra poter essere risolto senza particolari difficoltà. A spiegarci il modo è Ernesto Paolillo, ex dirigente interista, queste le sue parole rilasciate a Sky Sport:

Ci sono degli accordi per poter modificare i limiti imposti dal Fair Play quando entra un nuovo investitore?
“Le regole Fair Play, visto il successo che stanno avendo, hanno permesso all’Uefa l’anno scorso di riscrivere alcune leggi permettendo a nuovi investitori di entrare nel calcio. Prima un investitore entrava e trovava indebitamento e non poteva ricapitalizzare. Ora è cambiato: nuovi investitori possono andare da Uefa per discutere loro investimento. Se Uefa crede al loro investimento sterilizza per 5 anni indebitamento e permette di avere 3 o 5 anni ‘senza limiti’ Fair Play. Però la Uefa deve approvare il piano industriale degli investitori. Quindi tre passaggi importanti: deve esserci nuovo investitore che dimostri la discontinuità col passato, un piano industriale e la Uefa deve approvarlo prima del mercato e i tempi sono molto stretti”.

 

Situazione attuale: 50 milioni plusvalenza, e 80 milioni di monte ingaggi?
“Accordi presi dalla società che esisteva fino a oggi sono stati di chiudere bilancio sotto 30 milioni di deficit e campagna acquisti di entrate e uscite alla pari, questo fino a quando Uefa non approverà la discontinuità fatta da nuovo investitore”.

Possibili passaggio di giocatori dal Jiangsu all’Inter?
“C’era nel calcio abitudine dei fondi che prestavano giocatori e quindi oneri solo per ingaggio. Questa modalità è stata abolita. Un terzo proprietario non può prestare un giocatore. Non è possibile prestiti di giocatori tra Jiangsu e Inter”.

Cambio di tendenza nel Fair Play?
“No perché sta avendo grande successo. Prima 6 miliardi di perdite e 9 miliardi di debiti, il tutto è sicuramente diminuito”.

Dopo 21 anni è finita l’era Moratti. Che sensazione ha?
“Da persona che è suo amico e ha vissuto con lui una parte di storia, c’è un po’ di rimpianto. Il tifoso che ha visto vincere grande Inter sia sua che di suo papà è dispiaciuto. Ora però il calcio va verso nuove mete. Servono grandi ricavi per competere e per avere ricavi servono mercati più ampi. Il futuro del calcio sarà sempre più cinese. La Serie B portoghese avrà sponsor società cinese e ci sarà obbligo di schierare per loro un giocatore cinese per squadra”.